Energia a vanvera. L’Italia boccia il pacchetto Ue, ma deve decidere cosa vuole davvero

A Roma non c’è strategia ma c’è parecchia confusione: Meloni critica la visione a breve termine del pacchetto licenziato dalla Commissione europea, mentre Pichetto Fratin chiede interventi immediati sui prezzi. Serve una linea chiara

L’energia è un tema complesso: è comprensibile che il telefono senza fili che unisce Palazzo Chigi al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica distorca i messaggi. Ma sarebbe opportuno farlo vedere da un buon tecnico, per evitare episodi come quello di ieri. Il tema è il pacchetto licenziato dalla Commissione europea, composto dal Clean Industrial Deal (volto a sostenere la decarbonizzazione delle imprese energivore) e l’Affordable Energy Action Plan (pensato per rispondere all’attuale situazione di prezzi elevati). Il giudizio dell’esecutivo è complessivamente positivo, ma con due “ma” di segno contrario: per Giorgia Meloni, si tratta di provvedimenti di corto respiro; invece, Gilberto Pichetto Fratin è deluso dall’assenza di effetti immediati delle nuove misure, tutte orientate al lungo termine.

Ecco la dichiarazione della presidente del Consiglio: “Il Piano d’Azione per l’energia accessibile, presentato contestualmente al Clean Industrial Deal, individua misure urgenti per la volatilità dei prezzi dell’energia e per aumentare la resilienza del sistema energetico nell’Ue. Ma servono anche misure a lungo termine”.

Viceversa, il ministro ha chiosato: “Le misure del Clean Industrial Deal e dell’Action Plan for Affordable Energy sono positive ma portano risultati soprattutto nel medio e nel lungo periodo. Servono piuttosto interventi in grado di abbassare i prezzi nel breve periodo”.

Possono esserci buone ragioni per sostenere entrambe le tesi, ma il governo dovrebbe stabilire priorità e obiettivi: intende giocare il proprio peso politico a Bruxelles per ottenere misure finalizzate a passare la nottata oppure ritiene più importante guardare oltre? Il problema è che la Commissione si occupa solo dell’oggi oppure che si interessa soltanto al domani? Se Roma vuole portare a casa dei risultati deve sapere cosa vuole: la speranza è che gli italiani si parlino tra di loro per concordare cosa dire. Andare e chiedere tutto è l’unico modo sicuro per tornare e non ottenere nulla.

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