Così si è consumata la crisi politico-mediatica tra Macron e Bolloré

Le accuse e l’amore inaspettato della figlia di Brigitte con l’alfiere del populismo televisivo Hanouna. All’Eliseo regna lo “sgomento”, mentre si invoca una diga sanitaria attorno ai media del magnate bretone, accusati di diffondere una realtà parallela

Parigi. La relazione “je t’aime, moi non plus” tra il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, e il magnate bretone Vincent Bolloré, proprietario dell’impero mediatico Canal Plus e azionista di maggioranza del colosso editoriale Lagardère, è degradata nelle ultime settimane. Da quando i media controllati dalla Bolloré SE hanno iniziato in maniera disinibita a fare propaganda pro russa e a trattare Macron da guerrafondaio, dall’Eliseo è partita la controffensiva. L’ultimo episodio risale a dieci giorni fa, quando il Journal du dimanche, storico quotidiano della domenica passato due anni fa nelle mani di Bolloré, ha pubblicato il volto del presidente francese in prima pagina sotto il titolo: “La surenchère de la peur”, l’escalation della paura.

Quattro giorni dopo il discorso alla nazione di Macron, consacrato alla guerra in Ucraina e alle conseguenze per la Francia e l’Europa, il Jdd ha scritto che l’obiettivo dell’Eliseo era quello di “spaventare” i francesi: una strategica rivendicata, secondo il quotidiano domenicale. Nella stessa edizione del Jdd, un editoriale di Pascal Praud, anchorman di Cnews, la Fox News francese, ha accusato Macron di “far precipitare la Francia in una guerra, come il pilota tedesco Andreas Lubitz si era lanciato con il suo aereo sulle Alpi uccidendo 149 passeggeri”.

L’attacco di troppo per l’Eliseo che, fatto inedito, ha pubblicato un comunicato per smentire pubblicamente il Jdd sulla “strategia della paura”. “Il presidente della Repubblica nega di aver usato le parole ‘spaventare’ che gli vengono attribuite nell’edizione odierna del Jdd. In questo periodo grave, in cui quasi tutti i capi di stato e di governo europei stanno adottando misure senza precedenti per difendersi di fronte alla minaccia russa, tutti devono assicurarsi che i fatti siano perfettamente veri”.

Il deputato macronista François Cormier-Bouligeon ha invocato una “diga sanitaria” attorno ai media Bolloré, che diffondono “una realtà parallela”. Il simbolo della deriva putinofila dell’universo bolloriano è il reclutamento dell’ex direttrice di Russia Today France, Xenia Fedorova. Da quest’anno, Fedorova collabora con Jdnews, settimanale del Jdd, moltiplica gli interventi su Cnews, ha una trasmissione su Canal Plus dedicata alle chiese ortodosse in Europa e ha appena pubblicato “Bannie. Liberté d’expression sous condition”, edito da Fayard, la maison di punta di Bolloré. In un’intervista alla Dépêche, l’ex ministra per gli Affari europei e attuale eurodeputata macronista Nathalie Loiseau si è detta “scioccata” dall’onnipresenza nei media del gruppo Bolloré dell’ex direttrice di Rt France, “il cui media è stato vietato in Francia così come in tutta Europa”, accusando i canali di informazione del magnate bretone di diffondere “fake news”, come la “storia secondo cui sarebbe stata la minaccia della Nato a spingere la Russia a invadere l’Ucraina”. “Questa è pura propaganda russa”, ha attaccato Loiseau, sottolineando che o Bolloré “la ignora, ed è grave, o ne è consapevole, ed è ugualmente grave”.

Un’altra figura dell’impero mediatico di Bolloré è sorvegliata da vicino dall’Eliseo: Cyril Hanouna, alfiere del populismo catodico da animatore del programma di infotainement “Touche pas à mon poste”. Da quando la rete che ospitava il suo programma, C8 (gruppo Bolloré), è stata chiusa (lo scorso 28 febbraio), Hanouna ha preso di mira il presidente francese. “Mi fa paura Macron. Ha fatto un discorso estremamente bellicoso”, ha attaccato su Cnews Hanouna, in riferimento al suo discorso alla nazione. Ieri, Paris Match ha rivelato che Hanouna è in coppia con una delle figlie che Brigitte Macron ha avuto con il suo primo marito, Tiphaine Auzière. “L’amore inaspettato”, ha scritto il settimanale, mentre all’Eliseo regna lo “sgomento”.

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