Lewis Hamilton innamorato rosso

L’inglese stregato dalla Ferrari, che merita di tornare al successo: “Sto spingendo la mia mente e il mio corpo oltre ogni limite, so cosa serve per fare un buon lavoro e voglio farlo per me e per la mia famiglia”

Se sono davvero la coppia più bella del mondo ce lo racconterà tra qualche mese la classifica del Mondiale. Perché in Formula 1, anche oggi che lo sport si è trasformato in un business planetario con i loghi della moda che invadono ogni angolo, l’unico giudice che conta è sempre e soltanto il cronometro. Charles Leclerc e Lewis Hamilton entrano nel campionato 2025 con tutti i riflettori puntati addosso perché una coppia così si è vista raramente nella storia della Formula 1 che sta festeggiando la sua 75esima stagione. Magari, come dichiarano da tempo, personaggi che la sanno lunga come Flavio Briatore, Bernie Ecclestone e Mattia Binotto, sarebbe stato più giusto e sportivamente più efficace, confermare Carlos Sainz, ma l’effetto che ha provocato fin qui la nuova coppia ferrarista è andato ben oltre ogni aspettativa. Prima che si accendessero i motori, le fotografie di Lewis a Maranello avevano già fatto il giro del mondo, arrivando ad occupare anche la prima pagina del Time.



“Non ho mai avuto un compagno di squadra così forte”, ha detto Lewis Hamilton la scorsa settimana dal palco del Castello Sforzesco a Milano. Eppure al suo debutto in Formula 1, nel 2007, quando Leclerc non aveva ancora compiuto 10 anni, al suo fianco c’era un certo Fernando Alonso. Quell’anno Lewis vinse alla sesta gara e il mondo si accorse definitivamente che in Formula 1 stava cambiando qualcosa. Per la prima volta c’era in pista un pilota di colore e non era lì (scusate il gioco) soltanto per fare colore. Quel ragazzino ci mise poco a prendersi in mano la McLaren, a vincere il primo dei suoi sette titoli e poi a dettare le regole della Formula 1 arrivando a convincere la Mercedes di colorare di nero le sue monoposto. Dopo 356 Gran premi, 105 vittorie, 104 pole e 7 Mondiali, ha deciso di cambiare per vivere il sogno che aveva fin da ragazzino: guidare una Ferrari. “Questo è il periodo più eccitate della mia vita, me lo sto godendo”, ha ripetuto anche a Melbourne nella sua prima conferenza ufficiale da ferrarista. “La pressione che metto su me stesso è sempre stata dieci volte più alta di qualsiasi altra pressione esterna. Sto dando tutto e spingendo la mia mente e il mio corpo oltre ogni limite. So cosa serve per fare un buon lavoro e voglio farlo per me, per la mia famiglia e per Ferrari, che merita di tornare al successo”, ha aggiunto. Hamilton è implacabile con se stesso fin da quando era un ragazzino e attorno c’era un mondo di uomini bianchi che facevano di tutto per fargli pesare il suo colore e il suo stato sociale. Ha cominciato a costruire la sua corazza ai tempi dei kart, anzi quando era salito sul ring per provare con la boxe. Ma nello stesso tempo ha cominciato a porsi degli obbiettivi sempre più alti.

Adesso che è baronetto di sua Maestà e il più vincente pilota della storia, non ha ancora smesso di sfidare se stesso e il mondo. “Avevo bisogno di buttarmi di nuovo in qualcosa di scomodo. Onestamente, pensavo che tutte le mie prime volte fossero finite. La tua prima macchina, il tuo primo incidente, il tuo primo appuntamento, il primo giorno di scuola. L’eccitazione che mi procurava l’idea di ‘Questa è la mia prima volta con la tuta rossa, la prima volta sulla Ferrari’. Wow. Onestamente, non sono mai stato così eccitato”, ha detto a Sean Gregory. Nessun pilota ha vinto una gara oltre i 40 anni dai tempi di Nigel Mansell nel 1994 ed è addirittura da 59 anni, cioè da un’altra epoca che non c’è un campione del mondo over 40 (in realtà sono stati solo tre nella storia: Brabham, Farina e Fangio). La sua vittoria numero 106 sarà comunque un record e la Ferrari si ritroverà in squadra insieme il più giovane e il più vecchio vincitore di Gran premio con un’auto del Cavallino.

Ma a 40 anni (compiuti il 7 gennaio), Lewis Hamilton si sente ancora come un ragazzino che si appresta a uscire per la prima volta con la ragazza che gli piace. Nel suo caso con la squadra che racconta di aver amato fin da bambino. Gli sono bastati pochi giorni per innamorarsi completamente della Ferrari. Chi lo frequenta, racconta di non avergli visto brillare così tanto gli occhi dall’inizio della sua avventura in Formula 1. Della Ferrari sta amando tutto a cominciare dal fatto che si è stupito nel capire che a Maranello è tutto riunito sotto lo stesso tetto e lì di fianco c’è pure una pista per provare. Non era abituato a trovare i motoristi nella stanza accanto ai telaisti e a chi gestisce le auto in pista. Figuratevi a vedere che tutto viene costruito lì nel giro di qualche metro quadrato. Ha stretto la mano a quasi duemila persone e non ha mai perso il sorriso, anzi più il tempo passava, più il sorriso cresceva. “Sono affamato, motivato, non ho moglie né figli. Sono concentrato su una cosa sola: vincere”, ha detto al Time nell’intervista in cui ha raccontato di non sentire i suoi 40 anni: “Il vecchio è uno stato mentale. Certo che il tuo corpo invecchia. Ma io non sarò mai un vecchio”. Leclerc lo ha visto da vicino e ha confermato che Lewis ha fatto un patto con il diavolo: “Onestamente lo vedo così in forma che non credo proprio possa essere un vantaggio per me essere molto più giovane”. E in effetti, finora, sembrano più affiatati di due coetanei. Giocano a scacchi, ridono, scherzano, parlano un sacco, pianificano di suonare insieme una canzone per festeggiare il Mondiale della Ferrari e soprattutto si osservano, si spiano quasi, a vicenda. Sanno bene che non potranno più essere amici quando in pista si spegneranno i semafori rossi e comincerà la grande sfida per riportare la Ferrari là dove non abita più dal 2007.

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