De Villepin sprona l’Ue (e Macron)

Serve unità contro Trump, non sottomissione. L’ex primo ministro gollista: “In Europa ci devono essere dei leader che si organizzeranno non solo per la sovranità militarema anche per la sovranità economica e tecnologica”. Solo così si può creare un fronte europeo indipendente nel nuovo ordine globale

In diplomazia, se si è attendisti, ci si fa tagliare la testa. Non si può andare come dei borghesi di Calais a Washington per sottomettersi alla decisione del padrone”. Da ministro degli Esteri di Jacques Chirac, Dominique de Villepin si rese protagonista nel 2003 di un celebre discorso all’Onu contro l’intervento francese in Iraq, guidando il fronte della dissidenza anti americana. Oggi, nelle vesti di vecchio saggio che ambisce a tornare al centro della scena politica, l’ex primo ministro gollista spinge l’Europa a essere unita e compatta contro il presidente statunitense, Donald Trump. “Essere in posizione di forza per gli europei e l’Ucraina significa non arrivare in ordine sparso, come hanno fatto i dirigenti europei a Washington”, ha dichiarato giovedì sera De Villepin su France 2, invitando gli stati d’Europa a tornare da Trump “con una road map firmata in accordo con l’Ucraina, che consista in un piano di pace”.

La sua visione di un’Europa forte e autonoma nel nuovo ordine globale collima con quella dell’attuale inquilino dell’Eliseo, Emmanuel Macron, sostenitore della prima ora di “un’autonomia strategica europea”. Ma il presidente francese, per De Villepin, è in una posizione fragile, che non gli permette di essere saldamente alla guida di un fronte dei volenterosi. “Macron deve anzitutto riuscire a ripristinare l’unità tra i francesi. Oggi la nostra fragilità in Europa è legata al fatto che siamo divisi in Francia”, ha dichiarato De Villepin. Sollecitato sulla posizione di Macron a Bruxelles, l’ex ministro degli Esteri di Chirac ha detto che “non è lui il leader” dell’Europa. “In Europa ci devono essere dei leader. E i leader in Europa si organizzeranno non solo per la sovranità militare, ma anche per la sovranità economica e tecnologica”, ha sottolineato De Villepin. Solo così l’Europa scongiurerà il rischio di diventare una dépendance degli Stati Uniti.

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