Bonaccini: “Ora un confronto interno nel Pd”. E Boccia: “C’è un problema politico. Chiarimento ci sarà”

L’ex governatore rivendica il suo sì a ReArm Europe e auspica una discussione “intelligente e responsabile, né muscolare né di conta interna”. Il capogruppo in Senato ammette le divisioni, ma assicura: “Espulsione e azzeramento sono termini che non ci appartengono”

Su una cosa, per una volta, sono tutti d’accordo nel Pd: “Serve un confronto interno”. L’ha detto la segretaria Elly Schlein – lasciando trapelare l’ipotesi di azzeramento della segreteria, fin qui unitaria, o addirittura di un nuovo congresso – e oggi lo ribadisce Stefano Bonaccini, con un’intervista al Corriere, nella quale rivendica il suo voto a favore di ReArm Europe – il piano europeo per la difesa che ha spaccato i dem,




“La risoluzione è stata sottoscritta e votata dal gruppo dei Socialisti e Democratici a cui apparteniamo”, dice l’ex governatore dell’Emilia Romagna e oggi presidente del Pd. “So anche che la pace ha bisogno di un’Europa più forte e autonoma. Abbiamo vissuto per 80 anni sotto l’ombrello della Nato che adesso Trump vuole chiudere. Io non affido il futuro delle mie figlie né a Putin né a Trump. Come ha detto Prodi non c’è dissonanza tra difesa e pace”, spiega ancora l’eurodeputato auspicando “un confronto intelligente e responsabile, né muscolare né tanto più di conta interna. Serve la volontà e la capacità di ascoltarsi e di costruire sintesi. Il mondo è in subbuglio, le opinioni pubbliche sono smarrite e impaurite, abbondano le offerte populiste e le scorciatoie sovraniste, anche antidemocratiche. Mandare per aria anche il Pd non mi sembra un gran contributo alla causa dell’europeismo, del progressismo e del campo democratico”.

Anche il capogruppo dem in Senato, Francesco Boccia, è intervenuto questa mattina dalle colonne di Repubblica. “È chiaro che a Bruxelles il gruppo si è diviso creando un evidente problema politico, Non abbiamo intenzione di nascondere la polvere sotto il tappeto. Adesso auspico che tutti vogliano lavorare per ritrovare l’unità: il nostro obiettivo è lottare contro la destra, quella sì spaccata”




Un primo momento di verità si avrà settimana prossima quando in Parlamento di dovrà votare la risoluzione sulla Difesa europea. Boccia intanto assicura: “Per quanto ci riguarda, presenteremo una nostra mozione su cui tutto il Pd si ritroverà”. E ancora: “Il nostro partito ha regole molto serie. Il chiarimento politico ci sarà. Spetta alla segretaria e agli organismi democratici decidere come affrontare la discussione. Se staremo sul merito ne usciremo più forti e uniti. Espulsione e azzeramento sono termini che non appartengono al lessico del Pd“.

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