“Il problema è che non sappiamo dove andare. Ci dovrebbe essere quanto meno la Protezioni civile, con un presidio fisso, che informa le persone sulla situazione, che dia supporto immediato e che permetta alle persone di poter entrare nell’ex base Nato”, dice uno delle persone che nella notte si sono riversate per strada dopo la forte scossa di terremoto che ha colpito la zona dei Campi Flegrei. “Le persone sono qui in macchina, in seconda o in tripla fila, e non sanno cosa fare”, ha aggiunto ai microfoni dell’Ansa, denunciando la scarsa tempestività e la disorganizzazione. Anche per questo, secondo quanto ricostruisce Ansa, ci sono state tensioni tra cittadini e la polizia a Bagnali, davanti all’ex base Nato dove in molti hanno cercato riparo, trovando tuttavia i cancelli chiusi. Le porte sarebbero poi state forzate.
Nel frattempo questa mattina Fabio Ciciliano, capo dipartimento di Protezione civile, è intervenuto su RaiNews per spiegare che “il piano di emergenza per rischio bradisismico prevede lo spostamento persone che voglio lasciare la propria casa in aree di accoglienza, che in modo molto tempestivo abbiamo allestito. L’evacuazione scatta invece all’interno del piano vulcanico, ma ora siamo al di fuori di questa situazione”. Ciciliano ha poi aggiunto che “l’effetto dell’onda sismica si è avvertito nella città di Napoli, ma la scossa si è sentita in tutta l’area. Nella notte ho convocato l’Unità di crisi per fare subito un’azione energica con la Prefettura di Napoli e la Protezione civile regionale per l’attività di coordinamento, che si è tradotta nell’allestimento delle aree di attesa e accoglienza della popolazione, e verifica puntuale sulle scuole. Per questo, per motivi di precauzionali, sono chiuse oggi le scuole nel comune di Pozzuoli e nel municipio di Bagnoli”.
La premier Giorgia Meloni e il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci continuano a seguire gli aggiornamenti che arrivano dalla Campania. Mentre si prova a fare una stima dei danni e degli ulteriori eventuali pericoli connessi alle scosse della notte. Ma al momento non ci sarebbero gli estremi per far scattare il piano di evacuazione citato da Ciciliano, che potrebbe coinvolgere fino a 500 mila persone.