Il presidente ha bloccato oltre un miliardo di dollari in armi e munizioni che sarebbero dovuti andare a Kyiv
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sospeso temporaneamente la consegna degli aiuti militari statunitensi all’Ucraina. La notizia è stata confermata da alti funzionari dell’amministrazione e dell’esercito al New York Times e a molte altre testate americane. La decisione è arrivata tre giorni dopo la lite tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello studio ovale della Casa Bianca.
L’ordine presidenziale blocca così oltre un miliardo di dollari in armi e munizioni ed è il risultato di una serie di incontri alla Casa Bianca tra Trump e i suoi assistenti per la sicurezza nazionale. Fonti interne all’amministrazione americana hanno detto al New York Times che la direttiva rimarrà in vigore finché l’Ucraina cambierà atteggiamento, impegnandosi concretamente nella ricerca di una accordo di pace con la Russia.
Il sostegno militare degli Stati Uniti a Kyiv è stato essenziale per permettere all’esercito ucraino di respingere le forze d’invasione russe. L’Ucraina in questi tre anni di guerra ha avuto dagli Stati Uniti carri armati, elicotteri, missili, artiglieria, aerei da combattimento e veicoli blindati per decine di miliardi di dollari. Oltre al supporto dell’intelligence statunitense per il lancio di razzi e missili a lungo raggio contro obiettivi russi. Ma dopo un iniziale sostegno indiscriminato (e bipartisan) alla causa ucraina. già con l’amministrazione Biden i rapporti tra Washington e Kyiv si erano raffreddati. A pesare erano, nell’opinione pubblica e nella politica americana, i dubbi sui costi della guerra e la gestione diplomatica da parte del governo Zelensky.
“Il presidente è stato chiaro nel dire che è concentrato sulla pace. Abbiamo bisogno che anche i nostri partner si impegnino per raggiungere questo obiettivo”, ha affermato un funzionario della Casa Bianca al Washington Post che, come altri, ha parlato a condizione di mantenere l’anonimato per discutere di delicate deliberazioni politiche. “Stiamo sospendendo e rivedendo i nostri aiuti per assicurarci che contribuiscano a una soluzione”.
Sempre secondo fonti del Washington Post la decisione di Trump segue l’ordine impartito la scorsa settimana al Cyber Command degli Stati Uniti dal Segretario della difesa, Pate Hegseth, di sospendere le operazioni informatiche e informative contro la Russia finché saranno in corso i negoziati per porre fine alla guerra. La sospensione degli aiuti, secondo l’Amministrazione Trump, è infatti funzionale ad un’accelerazione degli accordi di pace tra i due paesi.
L’obbiettivo del presidente americano d’altra parte è quello di terminare il conflitto nel più breve tempo possibile. È da ancor prima il suo ritorno alla Casa Bianca che sosteneva che la maggior parte del peso della guerra sarebbe dovuto essere sulle spalle dell’Unione europea in quanto più vicini territorialmente all’Ucraina e quindi maggiormente minacciati da un’avanzata della Russia. Più volte ha ribaduito che gli Stati Uniti hanno un “oceano meraviglioso” che li protegge.
“L’Ucraina sta imparando che le prerogative del paese i cui aiuti l’hanno tenuta in vita contano parecchio”, ha detto Justin Logan, uno studioso del libertario CATO Institute. “Si spera che l’Europa possa imparare le proprie lezioni dallo stesso caso”.