Nel circuito di Buriam i fratelliMarc e Alex Marquez monopolizzano la gara: arrivano primo e secondo. Per la Ducati è podio doppio: Bagnaia arriva terzo
Il moto mondiale 2025 si trasforma subito in un gioco di famiglia. Marc e Alex Marquez monopolizzano la gara sprint e quella lunga, giocano tra di loro e lasciano a Pecco Bagnaia soltanto le briciole. Per la prima volontà chiudono davanti a tutti in MotoGp. Trasformano il mondiale in una monomarca della famiglia Marquez, oscurando un po’ anche il dominio Ducati. Ecco, iI duello tra i due piloti ufficiali di casa Ducati non c’è stato, Pecco ha corso accontentandosi, limitando i rischi e avvelenandosi il fegato per la decisione della Ducati di mettergli in squadra Marc Marquez e cambiare per sempre il corso della storia. Papà Marquez è l’uomo più felice del mondo dopo aver sofferto come un dannato vedendo quei suoi figli in lotta tra di loro per la vittoria, perché con quei due non si sa mai e toccarsi dentro è un attimo. Invece tutto è filato liscio, Marc si è fatto passare dal fratello al settimo girato, quando una spia gli ha comunicato che la pressione delle gomme stava aumentando troppo, ha sfruttato la scia del fratello per riportare tutto sotto controllo e poi con il traguardo in vista lo ha infilato ed è andato a prendersi la vittoria numero 63 della sua carriera in MotoGp. Ha giocato con Alex, lo ha illuso, poi ha fatto capire quali sono le sue intenzioni quest’anno: prendersi tutto. “C’è stata un po’ di suspence… La verità è che sono partito molto bene, guidavo pulito e stavo andando forte. Poi mi sono accorto che la pressione della gomma anteriore non era dentro i parametri per uno, due, tre giri. A quel punto ho deciso di frenare e mettermi in scia ad Alex – spiega – E poi sapevo di avere tre giri di margine per mantenere la pressione entro i limiti, avevo fatto un calcolo rapido durante la gara riguardo i giri in cui avrei dovuto stare dietro ad Alex e quanti giri avrei potuto fare davanti. Ho visto che avevo tre giri di margine ed è per quello che sono stato tutta la gara così vicino ad Alex, non volevo perdere nemmeno un giro di pressione corretta. Era molto difficile perché bruciava tutto! Facevo anche fatica a respirare. Ma quando poi ho visto che ero dentro, ho fatto l’attacco, ho preso vantaggio e ho vinto. Oggi ho avuto la fortuna di avere la velocità per gestire tutto questo”. Un calcolatore perfetto.
In casa Ducati si festeggia, ci sono tre moto nate a Borgia Panigale sul podio (le due ufficiali e quella del Team Gresini). A loro interessa vincere, possibilmente anche stravincere. Non importa se a farlo sia un italiano o uno spagnolo. Quando hanno deciso di ingaggiare Marquez hanno pensato al bene loro, non certo a quello di Pecco, il ragazzo fatto crescere in casa e portato a vincere tre campionati del mondo. D’altra parte se puoi prenderti il miglior pilota del mondo non stai lì a porti troppe domande, il romanticismo non abita nel mondo dello sport. “Sono felice di cominciare in questo modo la mia avventura con la Ducati. Sto vivendo un sogno. Ho vinto in Thailandia dopo ho conquistato il mio ultimo mondiale”, dice un Marquez ritrovato. Gli sono bastate due gare per prendersi la Ducati e il Mondiale. Nel retro box poi Marc buttà lì una frase che significa tanto. Dice a Pecco: “Io ho capito subito che la gomma dura non andava bene, l’ho capito fin dai test”. Pecco risponde: “Io avevo troppe cose da capire durante il test”. Quasi o una resa. Ma Pecco è un signore, come sempre. Chiede ai fratellonI: “E’ la prima volta che fate primo e secondo? Sì? Bravi davvero”. Lui è fatto così, fa i complimenti. Certo, pensava di aver a che fare con un Marquez, se ne è trovato due tra i piedi… “Ho dato tutto, non sono riuscito ad avvicinarmi ad Alex per provarci, poi Marc ha giocato con noi Io tutta la gara. Io ero troppo lento, al massimo potevo puntare al secondo posto, ma non ce l’ho fatta”, racconta con serenità. In questo weekend ha dovuto e saputo accontentarsi. Non ha preso rischi eccessivi, ha capito l’anno scorso che cadere può costare durissimo a fine campionato. Meglio accontentarsi e aspettrare piste pio congeniali. Anche se dopo aver visto un Marc Marquez così viene difficile pensare che possa lascia tre troppo spazio anche a chi guida una moto come la sua. Pecco è l’uomo delle grandi rimonte, l’uomo che sa risorgere. Quest’anno dovrà fare un salto enorme. Quello che passa tra un campione e un super campione.