La deputata francese che nega l’uccisione dei Bibas e quella curdo tedesca contro contro Hamas

l’eurodeputata Rima Hassan, uno dei volti più noti della France Insoumise, è riuscita a dire che che Hamas ha “agito legittimamente”. Al Bundestag invece qualcosa a sinistra sta cambiando

Il giorno dopo il funerale di Shiri, Kfir e Ariel Bibas, presi in ostaggio da Hamas il 7 ottobre 2023, strangolati e mutilati dai terroristi, l’eurodeputata Rima Hassan, uno dei volti più noti della France Insoumise, ha detto che non li ha uccisi Hamas. “Non assassinati?”, chiede Jean-Jacques Bourdin dopo la prima smentita. “No”, ribadisce l’eurodeputata. Affermando di parlare il “linguaggio del diritto internazionale”, Hassan dice anche che Hamas ha “agito legittimamente”.

“Rima Hassan fa affermazioni mostruose”, sostiene lo storico Georges Bensoussan. “E’ pericolosa perché usa la sua conoscenza del diritto internazionale con grande abilità”. Il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, annuncia misure contro l’eurodeputata. Maud Bregeon, membro dell’Assemblea nazionale per il partito di Emmanuel Macron, chiama Hassan “portavoce di Hamas a Bruxelles”.

La clemenza mediatica e legale di cui gode questa musa di sinistra suggerisce che la gauche ha investito in questi due pilastri: denunciare i nazisti immaginari per nascondere meglio gli antisemiti palesi. Durissimo anche Michel Onfray, che sul Figaro di ieri dice: “Il pensatore inaugurale della sinistra è Jean-Jacques Rousseau, che scrisse: ‘Cominciamo col mettere da parte i fatti’. Ecco come, di fronte ai fatti dei due bambini Bibas strangolati dai terroristi di Hamas, l’eurodeputata Hassan ha detto che ‘Hamas non ha ucciso questi bambini’. I negazionisti dell’Olocausto sostengono che ‘le camere a gas non sono esistite’ e che sono ‘un’invenzione degli ebrei per ottenere la creazione dello stato di Israele’”. Onfray attacca questa nuova sinistra: “Nazifica tutto ciò che non è la sua ideologia e appoggia il pogrom del 7 ottobre, che duplica quello di Oradour-sur-Glane: decapitare morti e vivi, mutilare i corpi, macellare animali domestici, riportare ostaggi al capo tribù in cambio di doni, stuprare una donna morta, chiamare ‘papà’ e ‘mamma’ per comunicare loro la buona notizia dello sterminio di dieci e che si andrà avanti”.

Elogiata in un video del governo francese sui rifugiati, laurea in Giurisprudenza a Evry e master in Diritto internazionale alla Sorbona, Hassan era entrata a far parte del Consiglio consultivo su diversità, equità e inclusione del colosso L’Oréal (che l’ha poi cacciata) ed è stata selezionata da Forbes tra le “donne straordinarie che hanno segnato l’anno”. Chissà cosa hanno da dire su Hassan i deputati 5stelle che a Bruxelles siedono nello stesso gruppo, The Left. Nei giorni scorsi, Israele ha impedito a Hassan di entrare nel paese. Un piccolo giro all’aeroporto di Tel Aviv e il governo Netanyahu l’ha rimessa sul primo aereo per Parigi, dove potrà continuare l’Intifada tra l’anfiteatro di Sciences Po e la banlieue di Saint Denis.

Intanto un’altra politica di sinistra, anche lei immigrata come Hassan, prendeva posto sugli scranni del Bundestag, eletta tra le fila della Linke, la sinistra radicale. Cansu Özdemir è una donna di Amburgo, cresciuta da genitori curdi. Si è battuta contro i matrimoni forzati, la violenza contro le donne e la povertà. Özdemir è impegnata da molti anni nella lotta contro l’islamismo. Nel 2015 ha messo in guardia con veemenza contro i tentativi degli islamisti di reclutare rifugiati nei centri di accoglienza e contro le minacce nei confronti dei richiedenti asilo yazidi o cristiani. La sinistra, disse la neo deputata, “deve prendere più seriamente la minaccia islamista”.

Dal 7 ottobre, Özdemir ha condannato Hamas, “un’organizzazione terroristica islamista sostenuta dalle dittature turca e iraniana. Esporre cadaveri e rapire bambini non è resistenza”. Le donne curde lo sanno meglio delle bimbe di Hamas.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.

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