Un raggio di sole da est illumina d’oro i mosaici dell’abside di Santa Maria in Trastevere. Mentre la penombra accoglie i senzatetto, al riparo dal freddo della domenica mattina. Un grumo di vita da un trolley
Santa Maria in Trastevere, le nove di una domenica mattina. Dalla piazza già piena di sole viene adagio gente imbacuccata in giacche a vento umide ancora della pioggia di ieri. Spingono grosse valigie, e hanno sulle spalle zaini colmi. Ospiti di Sant’Egidio, immagino.
La mattina è fredda ma la Basilica è tiepida, e accoglie i senzatetto nella sua penombra uterina. (Sono madri, le chiese ombrose con i banchi scuri in fila. A volte, le ultime che ti aprono la porta). A Santa Maria in Trastevere dall’abside splendono i mosaici con gli apostoli e il gregge di pecore sotto al Cristo. Un raggio di sole da est le illumina d’oro, alle nove. Quel raggio, penso, arriva fedele da secoli qui, nel cuore di Roma – e il pensiero mi conforta, in un mondo che sembra scivolarmi sotto ai piedi.
Ma ora entra un uomo. Non vecchio. Spinge un trolley davvero grosso. Si mette in fondo, come uno che non sia certo di essere bene accetto. Intanto inizia la messa. L’uomo allora si inginocchia a terra e, chiusi gli occhi, appoggia sulla valigia le mani chiuse in preghiera. Che c’è in quel grosso trolley? Forse tutta una vita, vestiti, ricordi, foto di figli. Un grumo di vita è diventato un inginocchiatoio.
Anche l’uomo è un senzatetto, probabilmente da poco, a giudicare dal bel Burberry blu, sciupato però, che indossa: un resto di altri tempi. Sembra un dirigente di colpo esodato, o un marito buttato fuori di casa senza appello. O che, nella disperazione, l’uomo abbia preso a bere? Ma è rigorosamente composto lo sconosciuto che prega sulla sua valigia a Santa Maria in Trastevere. Le mani, dapprima giunte, nel proseguire della messa gli vanno sulla testa, in un gesto di disperazione: e ora dove vado, cosa faccio?
Quelle mani nei capelli di un uomo che pare sul punto di affondare sono una preghiera struggente. La preghiera di un dropout vestito di un Burberry polveroso trafigge di pena chi lo guarda. E, chissà quanto, il Cristo lassù, nell’abside che a quest’ora, da secoli, ogni mattina, s’ illumina di oro.