Bruxelles. Il Pd si afferma come primo partito del gruppo dei Socialisti Ue, superando gli spagnoli del Psoe. La prassi vorrebbe per loro la guida del gruppo, a cui aspira Nicola Zingaretti, ma dal Nazareno stanno pensando di evitare la spallata all’attuale leader dei Socialisti e Democratici, la spagnola Iratxe Garcia Perez. In ballo, d’altronde, c’è anche la presidenza dell’Eurocamera da dividere, come in passato, con i popolari, garantendo probabilmente una prima metà di mandato all’attuale presidente Metsola per poi chiedere la poltrona più alta tra due anni e mezzo. Tradizionalmente, la dirigenza del gruppo viene affidata alla delegazione più numerosa e nella nuova legislatura spetterebbe proprio ai dem, ma dal team di Garcia Perez puntualizzano, con nervosismo, che questa è solo una prassi e non una regola.
Perez sta cercando il sostegno della segretaria Pd per rimanere alla guida del gruppo. Sostegno che dal Nazareno sono inclini a concederle. In cambio ci sarebbe proprio l’offerta della presidenza dell’Eurocamera tra due anni e mezzo per un nome da trovare, al momento giusto, tra la nuova delegazione Pd. Gli spagnoli sono intenzionati a riproporre un asse con i portoghesi per tenere la presidenza del gruppo, ritenuta essenziale per supportare le manovre politiche del primo ministro Pedro Sanchez, indebolito dal voto e in costante manovra per difendere i colpi degli avversari del Pp e Vox. Schlein è a corto di candidati con esperienza tra i suoi fedelissimi. Le uniche eurodeputate con ruoli istituzionali nel gruppo e nell’Eurocamera infatti sono Pina Picierno e Elisabetta Gualmini, vicepresidente del gruppo dei socialisti Ue. A puntare alla posizione di capogruppo dei socialisti Ue in realtà c’è Nicola Zingaretti. Rimane da chiarire il rebus di una possibile conferma o meno di Picierno come vicepresidente del Parlamento europeo in quota Pd. Anche qui Schlein dovrà decidere se scegliere la continuità con il lavoro della delegazione precedente o se proseguire con il reset di quanto fatto finora.