La fine definitiva e incresciosa del gollismo e della sua pregiudiziale repubblicana
La vittoria di Marine Le Pen alle europee, con l’insieme della destra al 40 per cento, e la dissoluzione dell’Assemblea nazionale decisa da Emmanuel Macron sembravano notizie importanti ma non definitive nelle ventiquattr’ore susseguenti. Ma importanti davvero per la Francia sola, si diceva, perché per il resto l’affermazione dei popolari, la resistenza complessiva dei socialisti e la stabilità centrista e conservatrice del partito di Giorgia Meloni ripropongono l’assetto di governo e di maggioranza precedente alle elezioni. Ieri a scoppio ritardato, ma con sorpresa e raccapriccio diffusi, in Francia e non solo, è esplosa una nuova bomba politica: la decisione del presidente dei gollisti (Lr, Les Républicains), al 7 per cento nelle europee, di unirsi al Rassemblement national di Marine Le Pen.