Il co-working in Poste: a San Felice Circeo uno spazio per professionisti e cittadini

L’obiettivo è costruire la più grande rete di uffici di lavoro del paese: le prime 40 sedi sono pronte ad aprire entro l’estate, ma l’obiettivo è arrivare a 250

San Felice Circeo è uno degli 80 comuni con meno di 15 mila abitanti in cui Poste Italiane ha deciso di aprire i suoi spazi alla comunità. Sono stati ultimati, infatti, i lavori della sede di co-working destinata a professionisti, aziende, associazioni e cittadini, che si affianca agli uffici postali tradizionali. Il progetto si chiama “Spazi per l’Italia” e punta a costruire la più grande rete di uffici di lavoro del paese. Le prime 40 sedi sono pronte ad aprire entro l’estate: oltre a San Felice Circeo c’è anche Santa Maria Capua Vetere. Ma entro il 2026 l’obiettivo è avere una rete composta da 250 sedi di co-working nel cuore delle principali città italiane e anche in piccoli centri. Attualmente sono stati ultimati 20 cantieri in diverse località italiane ed entro fine anno saranno 80.

L’iniziativa fa parte del più ampio progetto “Polis, Sportello Unico”, con cui circa 7mila uffici postali nei piccoli centri stanno diventando degli hub di servizi pubblici a disposizione dei cittadini. Un esempio è la possibilità di richiedere il passaporto, come abbiamo raccontato qui.

La rete nasce da un ambizioso programma di ristrutturazione e riconversione di molte delle prestigiose sedi di Poste Italiane presenti in tutta Italia e il 30 per cento degli spazi troverà la sua collocazione in edifici storici. Alcuni di questi si trovano in luoghi strategici, come per esempio Piazza Cordusio a Milano, Piazza Bologna, Piramide, Piazza Mazzini e Piazza San Silvestro a Roma.

A sostenere l’iniziativa “Polis, Sportello Unico”, non c’è solo un investimento di oltre 400 milioni di euro a carico di Poste Italiane, ma anche 800 milioni finanziati con i fondi complementari al Pnnr.

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