Cosa ha risposto Hamas alla proposta israeliana per la liberazione degli ostaggi

Hamas ha risposto alla proposta israeliana per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza attraverso una dichiarazione congiunta con il Jihad islamico, il gruppo terroristico attivo nella Striscia che ha partecipato all’attacco del 7 ottobre contro Israele e che tiene in prigionia alcuni dei rapiti dai kibbutz assaltati. Il gruppo ha apportato delle modifiche al piano e ha consegnato la sua risposta formale ai mediatori dell’Egitto e del Qatar. Israele non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale, secondo un funzionario però la risposta di Hamas cambia molto il piano israeliano e prevede delle modifiche sui tempi per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco e il completo ritiro dei soldati anche dal tzir filadelfi, il corrodoio che divide Egitto e la Strscia di Gaza usato, secondo Israele, da Hamas per rifornirsi. 

 

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Fino a questo momento, l’eventuale cessate il fuoco a Gaza portava con sé la certezza di una tregua anche tra Israele e Hezbollah, che minaccia lo stato ebraico lungo il confine con il Libano. Questa mattina Hezbollah ha lanciato quasi duecento razzi contro Israele, alcuni hanno raggiunto la parte bassa della Galilea. Ieri l’esercito israeliano ha eliminato Abu Taleb, comandante dell'unità Nasser, un alto capo dei miliziani sciiti finanziati dall’Iran e tanto armati da avere l’arsenale di un esercito. Gli scontri con Hezbollah stanno diventando sempre più pesanti, sessantamila persone sono state evacuate dal nord di Israele per paura degli attacchi e di possibili invasioni.

 

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