A La Valle, in provincia di Bolzano, l’ideologia grillina è finalmente realtà

Il comune altoatesino si è dimostrato il paese più fedele alla dottrina pentastellata: lì, di elettori del Movimento 5 Stelle, ne è rimasto soltanto uno. E vale uno

Sorpresa! Dalla dettagliata disamina o, meglio, ricognizione tanatologica dei risultati del Movimento 5 Stelle, sul Corriere di oggi, ho tratto la convinzione che Giuseppe Conte abbia ogni diritto di restare saldamente alla guida dei grillini.

È infatti l’unico che possa garantire la piena realizzazione del loro programma. Tanto per cominciare, la perdita secca di due milioni di voti rispetto alle politiche è un chiarissimo segnale in favore dei tagli alla politica, di cui il Movimento si è sempre detto fautore: era innegabile che, ottenuta la netta riduzione del numero degli eletti, il passo successivo non potesse che essere una riduzione ancor più drastica del numero degli elettori.

Inoltre situazioni come quella di Priolo Gargallo, paesino in provincia di Siracusa in cui il M5S è passato in scioltezza dal 72 al 22%, comprovano che l’elettorato grillino vota evidentemente a casaccio, come si conviene a un partito il cui garante vagheggiava una democrazia basata sul sorteggio. Nulla tuttavia in confronto al caso di La Valle/Wengen, in provincia di Bolzano. Il comune altoatesino si è dimostrato il paese più fedele alla lettera dell’ideologia grillina: lì, di elettori del Movimento 5 Stelle, ne è rimasto soltanto uno. E vale uno.

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