Giuliano Da Empoli: “L’estrema destra sostituisce la destra e l’Italia ha anticipato questa tendenza”

“Il mio libro non è minimamente possibile che abbia avuto un’influenza sul presidente francese Emmanuel Macron“. Lo ha detto lo scrittore Giuliano Da Empoli alla Festa dell’Innovazione del Foglio a Venezia. Intervistato dalla vicedirettrice Paola Peduzzi, il saggista ha commentato il suo libro “Il mago del Cremlino”, un romanzo uscito nell’aprile del 2022 che racconta la vita di un consigliere del presidente russo Vladimir Putin.

Si è detto che all’epoca era diventato il libro preferito di Macron e che l’atteggiamento che il presidente francese ha avuto inizialmente nei confronti della Russia sia stato dettato proprio da quello che ha letto nel romanzo. “Macron ha letto il libro e credo che gli sia piaciuto. Ma chi come lui ha visto Putin di persona a più riprese e ha tutte le informazioni di stato, anche segrete, non ha bisogno del mio romanzo per farsi un’idea su di lui o sulla guerra. Il mio romanzo rimane una porta d’ingresso laterale che permette di considerare alcuni aspetti e dipingere questo personaggio. Quando si ha di fronte un nemico, un avversario, si ha interesse sempre a prestargli perfino più intelligenza di quanto non abbia. Se si pensa di avere di fronte un cretino che non si capisce come sia arrivato lì, si commettono errori”.

Lo scrittore poi parla dell’adattamento cinematografico del romanzo, ancora in lavorazione: “Lo sceneggiatore Emmanuel Carrère è stato fin troppo fedele nell’adattamento del libro e anzi, ha risolto anche alcuni problemi di trama che io non sono stato capace di risolvere. La sua penso che sia più fluida. È stato anche fin troppo fedele, ripeto”. Tra il cast ci sarà anche Jude Law e il film è di Olivier Assayas. “Il film sarà pronto a fine primavera del 2025 e stanno inziando a girare le riprese in Lettonia”, ha detto Da Empoli.

Lo scrittore, ora in Francia, risponde anche a una domanda legata alle elezioni europee in corso di svolgimento in gran parte dei paesi Ue. “Perché sono diventati tutti sostenitori di Le Pen? In realtà non succede solo in Francia, ma è un trend del continente. L’estrema destra sostituisce la destra e l’Italia è stata un laboratorio importante di questa tendenza. Il fenomeno secondo me è comunque compensato in parte dal fatto che quest’estrema destra accetta di riconoscersi nel quadro europeo e vuole giocare la partita dentro le regole delle istituzioni europee”,

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