Il muro di Tbilisi che porta all’autoritarismo

Sogno georgiano, il partito al governo, ha preso il controllo assoluto del paese in modo graduale, e spesso è sfuggito all’attenzione dell’Ue. Così ha tradito l’ambizione europeista del popolo georgiano

Vano Chkhikvadze guida il programma per l’Integrazione europea della Civil Society Foundation in Georgia. Questo articolo è stato originariamente pubblicato sulla rivista mensile GEOpolitics.


L’articolo 78 della Costituzione georgiana stabilisce che “gli organi costituzionali adottano tutte le misure nell’ambito delle loro competenze per garantire la piena integrazione della Georgia nell’Unione europea e nell’Organizzazione del Trattato nordatlantico”.

Il 28 maggio 2024, il partito al governo Sogno georgiano ha ribaltato il veto presidenziale e ha adottato la legge “sulla trasparenza dell’influenza straniera”, ispirata alla legge russa sugli agenti stranieri. L’obiettivo finale di questa legge è sradicare qualsiasi voce critica dalle ong e dai media. Ciò è avvenuto cinque mesi prima delle elezioni generali previste per il 26 ottobre 2024.

Nel valutare questa mossa del partito al governo Sogno georgiano, l’Unione europea è stata chiarissima: il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha giudicato il disegno di legge “non coerente con l’aspirazione della Georgia all’Ue e con la sua traiettoria di adesione”, che allontanerebbe ulteriormente la Georgia dall’Ue. Anche l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, e il Commissario per il Vicinato e l’Allargamento, Olivér Várhelyi, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui sottolineano che l’adozione della legge “avrebbe un impatto negativo sui progressi della Georgia nel suo percorso verso l’Ue” e che questa legge “non è in linea con le norme e i valori fondamentali dell’Ue”. Anche la Commissione di Venezia ha raccomandato vivamente di abrogare la legge.

La reintroduzione del disegno di legge è stata seguita dalle dichiarazioni del presidente onorario del partito al governo, Bidzina Ivanishvili, del primo ministro della Georgia, Irakli Kobakhidze, e del ministero degli Affari esteri. Tutti hanno svelato ciò che il governo ha cercato di nascondere per molto tempo: le autorità georgiane hanno deciso di fare un’inversione di rotta e di andare contro la Costituzione. La retorica di Sogno georgiano per tutto il mese di aprile e maggio è stata chiara e diretta: l’Unione europea è stata accusata di violare la sovranità della Georgia e il “Partito della guerra globale” avrebbe cercato di trascinare la Georgia in guerra. Il primo ministro georgiano ha persino accusato il commissario europeo Olivér Várhelyi di aver minacciato di assassinarlo, paragonandosi al primo ministro slovacco Robert Fico.

Sogno georgiano è diventato così l’unica forza politica nella storia della Georgia a sfidare apertamente il futuro europeo del paese e la sua integrazione con l’Ue e la Nato. Nel dicembre 2023, l’Ue ha dichiarato che, affinché la Georgia possa procedere sulla strada dell’Ue e iniziare i negoziati di adesione, Sogno Georgiano deve, tra le altre cose, organizzare elezioni libere, eque e competitive; attuare la de-oligarchizzazione, riformare il sistema giudiziario, garantire lo stato di diritto, combattere la corruzione delle élite e allineare le politiche estere e di sicurezza della Georgia a quelle dell’Unione europea. Tuttavia, la realizzazione di questi nove passi significherebbe per Sogno georgiano minare le fondamenta del suo potere.

Il potere del Sogno georgiano è mantenuto da un sistema giudiziario controllato da un gruppo di giudici corrotti, tre dei quali sono stati sanzionati dal dipartimento di stato americano per corruzione. Il ministero dell’Interno è guidato da una ex guardia del corpo di Ivanishvili. La polizia antisommossa e le forze speciali hanno usato la forza per attaccare i manifestanti pacifici e soffocare il dissenso. La procura della Georgia è un altro strumento utilizzato da Sogno georgiano per perseguitare gli oppositori politici e chiunque si opponga al regime. L’ex procuratore generale Otar Partskhaladze è stato sanzionato dal dipartimento di stato americano per i suoi legami con l’Fsb russo e per aver influenzato la società e la politica georgiana a favore della Russia.

La lealtà all’interno del ministero della Difesa è un altro fondamento del potere di Sogno Georgiano. David Khidasheli, uno stretto collaboratore del magnate russo sanzionato Vladimir Yevtushenko, è stato consigliere del ministro della Difesa georgiano dal 2020 al febbraio 2024. Sogno georgiano fa anche molto affidamento sulle istituzioni statali e sui media che diffondono narrazioni antioccidentali e disinformazione. Nel maggio 2023, un rapporto di Meta ha rivelato che il dipartimento per le Comunicazioni strategiche dell’amministrazione governativa della Georgia ha condotto una campagna coordinata contro i manifestanti che si opponevano alla legge sugli agenti stranieri di stampo russo. Al contrario, l’Ue ha chiesto riforme in questi pilastri del potere, un compito che si è rivelato autolesionista per Ivanishvili e Sogno georgiano.

La società georgiana si sta confrontando con la completa presa dello stato da parte dell’oligarca Bidzina Ivanishvili, la cui ricchezza personale costituisce quasi un terzo del pil del paese. Come questo giornale ha documentato in più occasioni, i suoi interessi esercitano un’influenza sostanziale sul processo decisionale del paese.

L’adesione all’Ue: una volontà autentica che Sogno georgiano non ha mai avuto

Sogno georgiano non è mai stato veramente interessato al processo di adesione all’Ue. Pochi hanno creduto alla loro promessa pre elettorale del 2020 di presentare una domanda di adesione all’Ue nel 2024, considerandola una tattica per attirare gli elettori pro europei in vista delle elezioni parlamentari. Sogno georgiano si è opposto alla richiesta di adesione già nel marzo 2022, dopo la candidatura dell’Ucraina e la dichiarazione di intenti della Moldavia di seguirne l’esempio. Il governo ha cambiato posizione nel giro di 24 ore, sotto la pressione dell’opinione pubblica e le proteste di piazza che chiedevano di presentare la domanda.

La risposta dell’Ue alla domanda di adesione della Georgia, che di solito richiede anni, è stata rapida e inaspettata. Nel giro di tre mesi, Sogno georgiano ha ricevuto una risposta che indicava che, a differenza di Ucraina e Moldavia, la Georgia doveva soddisfare 12 raccomandazioni prima di ottenere lo status di candidato. Il presidente di Sogno georgiano ha attribuito questo fallimento alla distanza geografica della Georgia dall’Ue, affermando che “anche la posizione geografica ha impedito alla Georgia di ottenere lo status”.

La decisione dell’Ue ha messo Sogno georgiano in una posizione difficile: doveva opporsi apertamente all’integrazione nell’Ue o soddisfare le 12 raccomandazioni, rischiando di perdere il potere a causa della dipendenza da un sistema giudiziario fedele, della mancanza di trasparenza e della corruzione endemica. La leadership di Sogno georgiano ha optato per una via di mezzo, senza condurre vere e proprie riforme.

Di conseguenza, solo tre delle 12 raccomandazioni sono state soddisfatte, permettendo a Sogno georgiano di mantenere la presa sui pilastri essenziali del suo potere, senza riformarli come richiesto dall’Ue. Alla fine del 2023, l’Ue ha concesso lo status di candidato alla Georgia, sottolineando che la decisione era motivata principalmente dalla volontà pro europea del popolo georgiano. Come ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presentando il pacchetto di allargamento, l’Ue “sostiene le genuine aspirazioni della stragrande maggioranza dei suoi cittadini ad aderire all’Unione europea. Queste aspirazioni devono essere meglio rispecchiate dalle autorità, che dovrebbero impegnarsi maggiormente con l’opposizione e la società civile su questioni di interesse nazionale”.

La decisione dell’Ue è stata ancora una volta sfruttata da Sogno Georgiano. Ha permesso al partito al governo di convalidare la sua strategia di free riding e di dimostrare, in particolare ai suoi elettori pro europei, che poteva avanzare sulla strada dell’Ue senza riforme significative. Questa mossa ha anche anacquato l’argomentazione secondo cui Sogno Georgiano è filorusso.

Contemporaneamente, la concessione dello status di candidato senza merito ha ridotto la forte ed efficace influenza dell’Ue su Sogno georgiano.

Verso l’autoritarismo

Il controllo sullo stato e la spinta di Sogno georgiano verso l’autoritarismo non sono avvenuti da un giorno all’altro. Si è trattato di un processo graduale, che spesso è sfuggito all’attenzione dell’Ue o è stato affrontato con politiche e messaggi incoerenti. Considerato lo status della Georgia come paese leader del Partenariato orientale, alcune gravi carenze democratiche sono state facilmente perdonate o rapidamente dimenticate. Nel 2017, il giornalista investigativo azero Afgan Mukhtarli è stato presumibilmente rapito a Tbilisi, trasferito a Baku e condannato a sei anni di carcere. Il Servizio europeo per l’’zione esterna ha rilasciato dichiarazioni e il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione in cui si esortano le autorità georgiane a “garantire un’indagine rapida, approfondita, trasparente ed efficace sulla scomparsa forzata di Afgan Mukhtarli in Georgia e sul suo trasferimento illegale in Azerbaigian e ad assicurare i responsabili alla giustizia”. Sette anni dopo, nessuno è stato assicurato alla giustizia.

Durante le elezioni presidenziali del 2018, Ivanishvili ha annunciato un programma di riduzione del debito pari a 1,5 miliardi di lari (circa 500 milioni di euro) per 600 mila persone. Secondo il rapporto della missione di osservazione elettorale dell’Istituzione per i diritti umani e le istituzioni democratiche dell’Osce “è stato considerato da diversi interlocutori come una forma di acquisto di voti, una pratica vietata dai codici elettorali e penali”.

Nel 2019, Sogno georgiano ha violato la Convenzione europea dei diritti umani disperdendo con la violenza una manifestazione fuori dal palazzo del Parlamento. La protesta è scoppiata dopo che Sergei Gavrilov, un deputato comunista russo, è intervenuto alla sessione dell’Assemblea interparlamentare sull’ortodossia dal seggio del presidente del Parlamento georgiano.

Il partito al governo vìola regolarmente la libertà di riunione pacifica dei gruppi di minoranza, come dimostra l’incoraggiamento di Sogno georgiano ai gruppi di estrema destra ad attaccare deliberatamente i partecipanti al Tbilisi Pride nel 2021 e nel 2023. Da allora, il governo non è riuscito a consegnare alla giustizia gli autori e gli istigatori delle violenze.

Nonostante gli avvertimenti dell’Amministrazione americana e dell’Ue e il parere della Commissione di Venezia, il partito al governo ha nominato giudici a vita per la Corte Suprema della Georgia, sollevando dubbi sulla loro imparzialità e sulle loro qualifiche. Questo ha fatto sì che la Georgia perdesse l’assistenza microfinanziaria dell’Ue di 75 milioni di euro, che era condizionata alla riforma giudiziaria.

Nel 2021 è stato rivelato che il Servizio di sicurezza della Georgia avrebbe spiato l’allora ambasciatore dell’Ue in Georgia Carl Hartzell, diplomatici statunitensi, l’ambasciatore israeliano Ran Gidor e dipendenti di altre missioni diplomatiche in Georgia. La procura è ancora in attesa dei risultati delle indagini interne al Servizio di sicurezza.

Nel 2022, Sogno georgiano ha peggiorato il Codice di procedura penale estendendo l’elenco dei reati per i quali sono consentite misure investigative segrete. Il veto del presidente e il parere negativo della Commissione di Venezia non hanno impedito a Sogno georgiano di applicare la legge. Data la mancanza di un efficace controllo parlamentare sui servizi di sicurezza, questa legge ha peggiorato drasticamente la posizione della Georgia in materia di diritti umani.

Per quanto riguarda la politica estera, invece di impegnarsi con l’Ue, Sogno georgiano ha cercato di stringere legami più stretti con la Cina, culminati nella firma di un accordo di partenariato strategico nel 2023, nell’avvio dell’esenzione dal visto per i viaggi in Cina nel 2024 e nella recente aggiudicazione della costruzione dello strategico porto d’altura di Anaklia a una società statale cinese, la China Communications Construction Company. Contemporaneamente, Sogno georgiano si è impegnato con la leadership filorussa dell’Ungheria, sperando di poterne proteggere gli interessi a livello europeo. Come parte di questa strategia, i leader di Sogno Georgiano partecipano regolarmente ai raduni annuali della Conservative Political Action Conference (Cpac) a Budapest e criticano i valori liberali.

Sogno georgiano si è inoltre rifiutato di fornire sostegno politico all’Ucraina in seguito alla guerra ingiustificata e unprovoked della Russia. Inoltre, ha deciso di riprendere i voli diretti con la Russia, contraddicendo l’allineamento con la Politica estera e di sicurezza comune (Pesc) dell’Ue, come richiesto dall’Accordo di associazione Ue-Georgia. Nell’ambito della politica di riappacificazione con la Russia, i membri della famiglia del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, sanzionati da Stati Uniti e Unione europea, sono stati autorizzati a visitare la Georgia.

Un muro

Sono passati sei mesi da quando l’Ue ha concesso lo status di candidato alla Georgia con nove prerequisiti proposti per avviare i negoziati di adesione. Almeno cinque di questi passi erano già inclusi nelle 12 raccomandazioni dell’Ue prima di concedere lo status di candidato e devono ancora essere soddisfatti. Dal novembre 2023, Sogno georgiano non ha compiuto alcun progresso per garantire che la Georgia avanzi nel suo percorso verso l’Ue. Finora, nessuno dei passi è stato compiuto. Al contrario, Sogno georgiano ha approvato una legge in stile russo sugli agenti stranieri e ha imposto il terrore ai cittadini che si opponevano e cercavano un futuro europeo. Sogno georgiano, salito al potere nel 2012 promettendo il ripristino della giustizia e legami più stretti con l’Ue, sta ora agendo nell’interesse della Russia. Ha praticamente eretto un muro tra il popolo georgiano e l’Ue.

Con l’adozione della legge sulla trasparenza dell’influenza straniera, Sogno georgiano ha raggiunto un punto di non ritorno. Ha perso la fiducia dei suoi cittadini e dei partner internazionali, allineandosi al Cremlino e agli amici della Russia e isolandosi dalla comunità globale. L’Ue deve passare dalle parole ai fatti e dimostrare il suo sostegno alle aspirazioni del popolo georgiano sanzionando i responsabili delle decisioni che minano il percorso europeo della Georgia e sono coinvolti nella corruzione e nel controllo assoluto dello stato. L’Ue deve inoltre fornire un chiaro aggiornamento su come l’adozione di questa legge e l’attuazione delle 9 condizioni influiscano sullo status di candidato della Georgia e sull’apertura dei negoziati di adesione. Le elezioni generali previste per il 26 ottobre 2024 saranno un banco di prova per la Georgia, che potrà scegliere se continuare il suo percorso europeo o diventare il cortile di casa della Russia.

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