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La recensione del libro di David Nicholls edito da Neri Pozza (380 pp., 20 euro)

Che fine avevano fatto tutti quanti? Da ragazzina Marnie adorava scattare foto agli altri. Piaceva alle persone e le persone piacevano a lei. Immaginava per il futuro una casa, una famiglia, polaroid appese alle pareti che ritraevano uomini e donne sorridenti. Qualcosa però è andato storto. Oggi che di anni ne ha trentotto, la vita sta diventando sempre più piccola, più striminzita. Senza novità e con pochi inviti, tutti preferibilmente da rifiutare per essere sicura di non sentirsi inadeguata. David Nicholls autore del bestseller One day (da cui è stata tratta una serie disponibile su Netflix) e di Un dolore così dolce, comincia così il suo nuovo romanzo d’amore, con una donna ferita e un uomo in crisi, Michael. Michael ha 42 anni e gli piace andare a fare lunghe camminate in solitaria. Non soltanto per il paesaggio che gli scorre davanti, ma anche per non essere costretto a chiudere la porta di casa e scoprirsi senza nessuno, solo di una solitudine esistenziale, di quelle che quando le vivi possono sembrare senza rimedio. “L’unica libertà che la vita da freelance single le aveva donato era quella di farsi prendere dall’angoscia in qualsiasi momento, specie di notte”. Marnie lavora come editor, corregge i puntini di sospensione delle vite degli altri, vive dentro i libri che legge, ai suoi occhi il mondo ha smesso di essere interessante o forse, sospetta, è lei ad avere qualcosa che non va.

Si fa convincere a fare un viaggio organizzato a piedi, l’Inghilterra da costa a costa, con tutta la pioggia che può venire giù da quelle parti. E’ proprio in mezzo alla tempesta che incontra Michael. Da St. Bees alla baia di Robin Hood, ci vogliono molte decine di chilometri perché due sconosciuti possano cominciare a fidarsi l’uno dell’altra ma prima ancora di sé stessi, di ciò che hanno ancora da offrire. Durante il viaggio, a volte la donna, prima di scendere per cena, si mette davanti allo specchio e prova a sorridere, per vedere l’effetto che fa. Il risultato spesso non la soddisfa, ma almeno si convince a uscire dalla sua camera.

“Quello che penso adesso, è che mi sarebbe piaciuto amare qualcuno. Ed essere ricambiata, per un certo periodo, in quella fase della vita in cui ne hai un sacco. Di amore”. Questo dice una sera Marnie a Michael. Entrambi hanno vissuto abbandoni, divorzi, disillusioni quotidiane e quotidiani dispiaceri, la vita che avrebbero voluto e quello che infine è successo, una bruttissima copia dei sogni che avevano da adolescenti. Tutti e due, però, scelgono di continuare a camminare. Anche quando sono controvento e il paesaggio non funziona più, anche quando il passato trova il modo di superarti o ostacolare il tuo cammino per non farti dimenticare della sua esistenza. Ciò che succede nelle loro vite quando si incontrano è intuibile fin dall’inizio, ma è bello scoprirlo seguendo il tragitto.

David Nicholls


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Neri Pozza, 380 pp., 20 euro

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