Amianto

La recensione del libro di Sebastien Dulude edito da La Nuova Frontiera, 192 pp., 17,50

Martin Amis va letto tutto, e poi da capo

Dalle armi nucleari a noi stessi. “I mostri di Einstein” raccoglie cinque racconti, uno più bello dell’altro, in cui il tema né si erge né fa ombra alla pagina schiacciando il racconto ma (al contrario) lo genera

Diario per John

La recensione del libro che raccoglie i resoconti delle sedute che Joan Didion fece con il suo psicanalista (il Saggiatore, 248 pp., 19 euro). Una raccolta che fa risplendere a pieno il suo metodo e la sua scrittura

I più bei Conclavi letterari

Mann, Rolfe e Burgess raccontano l?ascesa al soglio papale di figure improbabili e tormentate, tra miracoli, inganni e satire feroci del potere ecclesiastico. Da un eremita incestuoso a un prete inglese scettico fino a un cardinale mondano e truffaldino, la chiesa si riflette come teatro dell?assurdo e specchio dell?umano

Qual è il tono della nostra epoca?

Per rendere credibile un racconto, la voce (che sia scritta o parlata) fa tutta la differenza del mondo. Ma se a dominare è la chiacchiera, l’eterno conflitto simulato de La Zanzara diventa la sostanza stessa del nostro tempo, che si mostra come una grandiosa e grottesca impostura

La “gamification” dei sentimenti

Nel suo romanzo di formazione, Holly Gramazio sottolinea quanto ciascun membro della nostra generazione sia protagonista di imprese sempre diverse e sempre uguali, con l’obiettivo di realizzare il punteggio più alto e uscire infine vincitore

Leggendo Flannery O’Connor

Dai venditori di salvezza ai corpi deformi, fino alle donne sciocche e smarrite in una tenuta della campagna segregazionista. L’umorismo della scrittrice statunitense si sprigiona dall’intollerabilità, e deforma i personaggi fino alla caricatura

Consigli per aspiranti biografi

Il potere della traduzione e delle etichette editoriali nel trasformare la percezione di un?opera: Gelosia di Catherine Millet e Paura di volare di Erica Jong sono casi esemplari di come finzione e autobiografia si mescolino sotto l?egida del mercato

Houellebecq e l’eutanasia

“Non c’è bisogno di essere cattolici reazionari per essere contrari”. La battaglia dello scrittore contro “una sorta di arroganza progressista che mi sembra inaudita”

Triste è il destino dei lettori di Joyce

Se l’autore di Ulysses risorgesse, probabilmente riderebbe, scoprendo che oggi Dublino non solo si fa vanto delle opere in cui lui l’aveva denigrata come “paradigma della paralisi”, ma che, addirittura, riesce pure a guadagnarci

Incontri casuali all’uscita del metrò

Lupi avvistati a Milano, dalla periferia al Naviglio Grande. Da tempo si ripete che ha paura dell’uomo consigliando di mantenere la calma e attendere l’intervento delle Forze dell’ordine. Sicuri che il rispetto di un protocollo basti a placare il timore

Quanto durano i romanzi? Dipende

Il tempo dei testi narrativi è molto varibile. A volte si consuma nella quarta di copertina, a volte nella completa lettura del testo. A volte dura qualche ora o qualche giorno. Ma i grandi romanzi, parlando dell’impulso dell’artista, durano e sopravvivono anche a se stessi

Un Thomas Merton che guarda a oriente

Pico Iyer, nel suo libro “Aflame”, esplora la ricerca della pace interiore attraverso la sottrazione, ispirato dalla perdita della sua casa e dai suoi soggiorni in un monastero camaldolese. Le riflessioni sul viaggio interiore e sulla tensione tra stabilità e vagabondaggio spirituale

Il Climate Prize rispolvera Bloom

L’etica del premio è: “Mostrare la nuova luce sotto cui ci vediamo a causa della crisi climatica e come potremmo rispondere, dimostrandoci all’altezza delle sue sfide con speranza e inventiva”. Segue la strada già paventata trent’anni fa da Harold Bloom ne “Il canone occidentale”

Wonderfuck

La recensione del libro di Katharina Volckmer edito da La nave di Teseo, 240 pp., 18 euro

Wonderfuck

La recensione del libro di Katharina Volckmer edito da La nave di Teseo, 240 pp., 18 euro

Festival sensati nell’Italia che non legge

Secondo Paolo Di Stefano i festival culturali sono un prolungamento indefinito delle presentazioni librarie. Ma il festival deve avere in sé qualcosa di gioioso, quasi da circo che arriva in città: lo anima il desiderio che la cultura non è un atto penitenziale, ma si può essere seri anche in un’atmosfera di cui si è contenti

Festival sensati nell’Italia che non legge

Secondo Paolo Di Stefano i festival culturali sono un prolungamento indefinito delle presentazioni librarie. Ma il festival deve avere in sé qualcosa di gioioso, quasi da circo che arriva in città: lo anima il desiderio che la cultura non è un atto penitenziale, ma si può essere seri anche in un’atmosfera di cui si è contenti

Fenomenologia del poeta a tradimento

In un mondo in cui tutti parlano, lui avverte d’improvviso l’insopprimibile desiderio di gorgheggiare, non importa con quante stonature. Convinto che fare poesia significhi andare spesso a capo ed esprimere concetti vaghi compulsando il dizionario alla ricerca di sinonimi aulici

Fenomenologia del poeta a tradimento

In un mondo in cui tutti parlano, lui avverte d’improvviso l’insopprimibile desiderio di gorgheggiare, non importa con quante stonature. Convinto che fare poesia significhi andare spesso a capo ed esprimere concetti vaghi compulsando il dizionario alla ricerca di sinonimi aulici

Onesto

La recensione del libro di Francesco Vidotto edito da Bompiani, 256 pp., 19 euro

Onesto

La recensione del libro di Francesco Vidotto edito da Bompiani, 256 pp., 19 euro

Orbital

La recensione del libro di Samantha Harvey, edito da NN Editore, 176 pp., 18 euro

Il problema è capire cosa sia la scrittura

Un concorso letterario bandisce i testi composti con l’AI. Ma scrivere con ChatGPT non è per nulla automatico: servono prompt dettagliati, sfumature e sensibilità. Non sempre presenti in chi usa ancora piuma d’oca e pergamena

Saper scrivere (e leggere) è un fatto d’orecchio

La grande letteratura è musica. Ragion per cui ogni grande scrittore ha la propria musica, la propria metrica, quel suono che gli appartiene. Giulia Lombezzi scrive teatro e ha quel tipo di scrittura che si muove, risultato di un ascolto di se stessi e di ciò che si legge