Rimbaud e la cartografia del non ritorno

Nessuno più di lui rappresenta la fuga impossibile, il tentativo di cercare l’assoluto nel mondo dopo aver cercato di tracciarne il profilo attraverso le parole. “Le più belle poesie di Arthur Rimbaud” (Crocetti), la raccolta curata da Davide Brullo, per recuperare la dimensione del viaggio come avventura nell'”assolutamente altro”

Per scrivere bene si deve leggere bene

I tredici autori selezionati provengono da nove nazionalità diverse, segno incontrovertibile di progresso e inclusività. Il Booker Prize 2025 quindi parla tante lingue, ma scrive in una sola: la grande letteratura inglese

Essere capaci di lasciarsi sorprendere

Carola Susani, nella sua nuova raccolta di versi “C’è un’altra!”, riesce ancora una volta a non precipitare nel pittoresco. I temi dell’infanzia e dell’innamoramento danno slancio al canzoniere. La vicinanza a Morante, Cavalli e Bellezza nello stile

Win

La recensione del libro di Harlan Coben edito da Longanesi, 400 pp., 22 euro

La nuova vita delle epigrafi grazie all’AI

Per ricostruire le lacune, l’intelligenza artificiale consente di attingere a un database di oltre duecentomila esemplari di iscrizioni latine, mole che non può essere tenuta a mente da nessuno specialista umano. Un passo in avanti per gli studi classici, ma anche per chi ci studierà fra duemila anni

Scrittori al mare, quelli veri

Quando la prosa annega tra cliché e bagnasciuga. Con “Lo scroccone” Jules Renard svela riflessi pavloviani, citazioni riciclate e il lato cinico della mediocrità letteraria. Tutto già letto, tutto già detto. Un classico spietato sul vuoto delle parole

La prospettiva di Teilhard de Chardin

Il libro di Gianfilippo Giustozzi “Pierre Teilhard de Chardin. Un Dio per un mondo che sta iniziando”, presenta il pensiero del grande gesuita come uno strumento per leggere la contemporaneità e il futuro che ci aspetta, attraverso la prospettiva di un cristianesimo che non stia seduto immobile sulla propria dottrina

Ride di più chi crede alla vita eterna

Javier Cercas nel suo libro “Il folle di Dio alla fine del mondo” racconta il viaggio verso la Mongolia a seguito di Papa Francesco per interrogarlo sulla risurrezione della carne. In ultimo scoprirà che è la fede – non l’incredulità – a ridere per ultima

Il dannunzianesimo quintessenziato di Giovanni Comisso

Come il suo Comandante, lo scrittore di Treviso celebra la linfa che scorre nel mondo, la gioia cruda di esistere, il modo in cui la morte più macabra e il godimento vitale si nutrono a vicenda. Il volume “Italia ingrata. Scritti da Fiume” ne raccoglie alcuni articoli e prose inedite

Baltico

La recensione del libro di Oliver Moody edito da Marsilio, 382 pp., 22 euro

Benedetto il teatro e benedetta la letteratura

Per Rafael Spregelburd la recitazione sa essere molto più forte di un testo o di un racconto. E due cotolette divorate sul palco non fanno ingrassare l’attore, perché non esistono nella vita reale. Un aneddoto dal libro “Sul mio teatro: Contagio e DISintegrazione”

La guerra che bussa alla porta

Nella stanza di un pronto soccorso un piccolo incidente a al dito porta a una riflessione più profonda innescata da un’insolita confessione: la paura che la guerra possa bussare alla propria porta

Albert Speer nell’abisso della Germania

La giornalista e storica Gitta Sereny realizza una biografia di oltre mille pagine dedicata all’“l’architetto di Hitler”, dove lo scopo non è quello di giudicare ma cercare di far emergere il profilo più nero dello spirito europeo