Lettera da una domenica cambogiana

In una domenica a Milano con trentasei gradi un bambino guarda distrattamento la tv di un locale. Incendi, colonne di fumo, lampi, macerie: deve sembrargli un videogioco. Ma non lo è. Che maledetto bisogno di pregare ci sarebbe

Il grande Harold Pinter, nonostante il Nobel

Debuttò da drammaturgo con un fiasco clamoroso, per poi ottenere il massimo riconoscimento possibile nel 2005. In mezzo alle difficoltà di chi fa cadere dal cielo della grazia letteraria un’opera con la quale i posteri dovranno fare i conti

Leggi di Graz e pensi a Thomas Bernhard

Ci sono alcuni punti di contatto tra il giovane che ha ucciso alunni e insegnanti nella sua ex scuola prima di suicidarsi e l’opera del grande scrittore austriaco: entrambi bullizzati, ossessionati dal suicidio. Ma la differenza fondamentale tra i due è quella tra vita e letteratura

Il cuore di tenebra in fondo all’oceano

In “Twist” lo scrittore irlandese Colum McCann si immerge nei fondali marini dove sono posati oltre un milione di chilometri di cavi in fibra ottica, dove scorre il 99 per cento dei dati e delle comunicazioni globali: dagli algoritmi alle note d’amore, fino ai desideri e ai “rifiuti portati dal mare delle nostre verità”

Buone notizie per noi esacerbati joyciani

In un ardimentoso esempio di biografia, Zachary Leader racconta i venti anni di lavoro impiegati da Richard Ellmann per studiare la vita e l’opera del grande scrittore irlandese, in un continuo e prolungato inseguimento delle sue tracce

I versi fuori tempo di Sergej Esenin

L’autore russo è uno dei più grandi poeti del periodo post-rivoluzionario. Morto suicida nel 1925, è considerato fuori dal proprio tempo, ma pienamente dentro le sue parole, che ci arrivano con la forza e la freschezza di chi ci parla dal domani

Non ci fidiamo neanche di Manzoni

Mentre il punto e virgola scompare dai testi degli studenti britannici per fare spazio a una sintassi più diretta, “egli” resiste nei romanzi storici italiani come simbolo di una scrittura che continua a distinguersi dalla lingua parlata

Croce e Gentile, manifesti d’un secolo fa

Prima uscì il Manifesto gentiliano degli intellettuali fascisti, poi quello crociano degli antifascisti. Se i due pensatori sanno illuminare i rispettivi punti deboli è perché hanno lavorato insieme per un decennio e battuto strade molto simili, a partire dal tentativo d’inglobare e superare Hegel e Marx

Uno Zibaldino dell’insulto musicale

Dall’“incapace” Claude Debussy al “fallimento senza speranza” di Strauss, fino alla Tosca “nauseabonda” di Puccini: non c’è opera o autore che si salvi dalla miriade di recensioni negative d’epoca, ritagliate e raccolte da Nicolas Slonimsky

Sì, anche scrittore

in Italia si scrive per status, non per arte. E chi scrive male spesso lo fa col massimo dell’autostima. La scrittura come vezzo e non come professione: ma la vera tragedia è quando a sbagliare è chi scrive di mestiere. Dal fraintendimento di uno studente alla fiera dell’ego editoriale

Amianto

La recensione del libro di Sebastien Dulude edito da La Nuova Frontiera, 192 pp., 17,50

Martin Amis va letto tutto, e poi da capo

Dalle armi nucleari a noi stessi. “I mostri di Einstein” raccoglie cinque racconti, uno più bello dell’altro, in cui il tema né si erge né fa ombra alla pagina schiacciando il racconto ma (al contrario) lo genera

Diario per John

La recensione del libro che raccoglie i resoconti delle sedute che Joan Didion fece con il suo psicanalista (il Saggiatore, 248 pp., 19 euro). Una raccolta che fa risplendere a pieno il suo metodo e la sua scrittura

I più bei Conclavi letterari

Mann, Rolfe e Burgess raccontano l?ascesa al soglio papale di figure improbabili e tormentate, tra miracoli, inganni e satire feroci del potere ecclesiastico. Da un eremita incestuoso a un prete inglese scettico fino a un cardinale mondano e truffaldino, la chiesa si riflette come teatro dell?assurdo e specchio dell?umano

Qual è il tono della nostra epoca?

Per rendere credibile un racconto, la voce (che sia scritta o parlata) fa tutta la differenza del mondo. Ma se a dominare è la chiacchiera, l’eterno conflitto simulato de La Zanzara diventa la sostanza stessa del nostro tempo, che si mostra come una grandiosa e grottesca impostura

La “gamification” dei sentimenti

Nel suo romanzo di formazione, Holly Gramazio sottolinea quanto ciascun membro della nostra generazione sia protagonista di imprese sempre diverse e sempre uguali, con l’obiettivo di realizzare il punteggio più alto e uscire infine vincitore