Trump sostiene Kyiv, ma dipende da noi

Il presidente eletto chiederà un aumento della percentuale del pil da destinare alla Nato e in cambio continuerà a mandare gli aiuti militari all’Ucraina. Rutte ha già proposto di portare la spesa al 3 per cento

La politica migratoria non la fa un giudice

Perché la Cassazione ristabilisce l’ordine sulla definizione dei paesi sicuri. Un pronunciamento che segna un punto per il potere esecutivo mentre limita l’ambito della possibile disapplicazione della normativa da parte del potere giudiziario

Trump ha già iniziato a minacciare e punire la stampa ostile

Negli ultimi mesi il presidente eletto ha minacciato di mandare i giornalisti in carcere e di investigare reti televisive per tradimento alla nazione. L?uomo che ha scelto per guidare l?Fbi, Kash Patel, ha detto: ?Perseguiremo le persone dei media che hanno mentito ai cittadini americani?

Unrwa e la truffa del genocidio a Gaza

Le ultime rivelazioni su insegnanti e consulenti delle scuole delle Nazioni Unite membri di Hamas e di gruppi della Jihad Islamica, insieme al trucco usato contro Israele per manipolare i numeri tragici dei morti. I documenti visionati dal New York Times
Published
Categorized as Editoriali

La polifonia della Bce sulle banche e il caso Unicredit-Commerzbank

Quando in Germania c’è stata la levata di scudi del governo Scholz contro la banca guidata dall’ad Orcel, la presidente Lagarde ha affermato che l’Europa ha bisogno di campioni bancari. Ora invece la responsabile della Vigilanza della Banca europea appare molto più fredda nei confronti della stessa prospettiva

Una Bce pro mercato. Finalmente

Lagarde offre segnali di ottimismo comunicando in l’inizio di una nuova fase di politica monetaria dicendo che “i giorni più bui dell’inverno sembrano essere alle nostre spalle”. E proietta l’Eurotower verso una stagione di tassi bassi

Scholz affondato: la Germania al voto a febbraio

Sfiduciato il governo tedesco, si torna alle urne tra 68 giorni. Tra previsioni economiche preoccupanti e questioni internazionali, i partiti dovranno essere rapidi a formare un nuovo esecutivo
Published
Categorized as Editoriali

I famosi diritti sindacali di Gaza

L’Usb sciopera contro il “genocidio di Israele”. Ma lo stato ebraico è e uno dei pochi paesi al mondo fondato da pionieri del lavoro e oggi è un faro di diritti sindacali. Le parole della presidente delle comunità ebraiche italiane e un drammatico precedente

L’ossessione del governo sulle Big Tech

Inventarsi tasse ad hoc contro le industrie tecnologiche sarebbe un errore economico e politico. Si può digitalizzare il paese bastonando le aziende che offrono strumenti per farlo?
Published
Categorized as Editoriali

L’Italia dei furbi e dei fessi no Vax

Annullando le sanzioni, Meloni premia chi non ha rispettato la legge due volte. Un messaggio devastante che premia chi ha scelto di non pagare la sanzione in attesa di qualche politico pronto a condonargliela
Published
Categorized as Editoriali

L’ipocrisia di Orbán sulla Georgia

Il premier ungherese vuole dire ai georgiani che sostiene le loro aspirazioni a essere europei, ma nello stesso tempo per Tbilisi è meglio che l’Ue si faccia i fatti i suoi
Published
Categorized as Editoriali

La vendetta di Trump sul 6 gennaio

Il tycoon si prepara a entrare alla Casa Bianca accompagnato da un governo pieno di fedelissimi con poca esperienza. Con l’intenzione di scarcerare chi ha assaltato il Congresso e liberarsi di chi lo ha indagato, provando a marchiarlo come responsabile di un fallito golpe

Le bugie del Cremlino sulla morte di Navalny

In un’ora e mezza di sproloqui e propaganda di colloquio televisivo, il ministro degli Esteri russo Lavrov cambia versione e dice a Carlson che la colpa è della Germania, in cui venne salvato subito dopo l’avvelenamento da parte dei servizi segreti russi: “Non si sa cosa gli hanno fatto”

Il cortocircuito di Scholz sull’auto

Gli scioperi in Germania costringono l’Spd a un bagno di realtà sui temi green. Perché un sostegno esplicito a forme di lotta radicali potrebbe essere controproducente, mentre una posizione moderata avrebbe effetti negativi sulla base organizzata dei lavoratori
Published
Categorized as Editoriali

La comfort zone delle interviste meloniane

E’ ora di uscire dal gioco di specchi dei salotti prestigiosi e non troppo ostili della televisione. La premier trarrebbe più vantaggi ingaggiando qualche intervistatore avverso o semplicemente non bollinato

L’altro risiko delle assicurazioni

Mentre fusioni e aggregazioni continuano a tenere banco anche per le implicazioni sul piano politico, Messina attua un consolidamento direttamente in casa con una riorganizzazione delle attività bancarie, assicurative e di asset management. Un rebranding particolarmente significativo per la prima banca italiana

Il Kamasutra del Pd sui missili ucraini

All’Eurocamera il partito di Elly Schlein si è diviso in tre posizioni differenti sulla risoluzione a sostegno dell’Ucraina sull’uso di armi a lungo raggio e sulla scelta di Biden di colpire in territorio russo

L’asse tedesco che serve a Meloni

Il voto dell’Spd anti Fitto e il dossier Unicredit. Per questioni elettorali, il partito di Scholz ha assunto un atteggiamento ostile nei confronti dell’Italia. Ma una scappatoia c’è

La Francia prende posizione sulla Cpi

Per quanto riguarda il mandato d’arresto spiccato dalla Corte dell’Aia nei confronti di Netanyahu e Gallant, “la Francia rispetterà gli obblighi internazionali”, ma ci sono immunità “che vanno considerate”, dice il Quai d’Orsay dopo il G7 di Fiuggi

La pantomima sul canone

Salvini e Tajani litigano, e hanno entrambi torto. I contribuenti ingannati. C’è un solo modo per ridurre la tassa-Rai: privatizzare. Ma la destra non vuole

Contro la violenza sulle donne, con i fatti

Molto si può e si deve fare. Ma i dati ci dicono che nel sistema, grazie a prevenzione, sensibilizzazione e attenzione istituzionale, grazie all’impegno di centri antiviolenza, operatori sociali e forze dell’ordine, qualcosa inizia a funzionare

I danni del geopolitichese, anche al G20

La complessità ridotta a scontro fra “Sud globale” (chela maggior parte degli osservatori di relazioni internazionali non sa cosa sia) e occidente, rilanciato ossessivamente dalla propaganda russo-cinese

Mancavano giusto le lodi papali all’Iran

Dopo la richiesta di indagare sul genocidio a Gaza, un altro colpo a Israele. Il Papa ritiene la creazione cardinalizia del vescovo di Teheran “un’onorificenza per tutto il paese”, aggiungendo che non è affatto vero che il governo degli ayatollah non piaccia a Roma

Il panpenalista codice della strada di Salvini

Multe fino a 1.400 euro per lo smartphone alla guida e arresto per l’ebbrezza, ma la prevenzione resta carente. Monopattini equiparati a motocicli e limitazioni all’uso degli autovelox. Ma le misure puntano sulle sanzioni ma dimenticano le infrastrutture e il traffico

La “rivolta sociale” non si ferma mai

La Cgil non firma il protocollo per limitare gli scioperi durante il Giubileo. Una brutta deriva che mette Landini nei panni di agitatore rivoluzionario, mentre la capitale attende un afflusso eccesionale di persone da tutto il mondo

Dazi e sesso alla corte di Trump

The Donald sta formando la sua squadra di governo: la nomina di Howard Lutnick come segretario al Commercio potrebbe causare un rafforzamento della politica protezionistica. Intanto un hacker mette nei guai Matt Gaetz, nominato alla Giustizia

Così la Cop29 apre le porte ai talebani

Da Joe Biden a Xi Jinping, sono parecchi i capi di stato assenti al vertice annuale dell’Onu iniziato a Baku. In cui però vengono accolti i terroristi di Kabul, escludendo paradossalmente Taiwan a causa dell’isolamento cinese

Javier Milei e la deregulation di Ronald Reagan

Il presidente argentino ha davanti una battaglia decisiva, quella delle privatizzazioni. Intanto il segretario ai Trasporti Franco Morgetta ha denunciato i lavoratori di Intercargo dopo una serie di scioperi selvaggi