Un metodo molto utilizzato da parte dei russi per imporre la russificazione è rapire i funzionari delle istituzioni locali. Cosa vuol dire l’occupazione
Dal novembre del 2022, Mosca è riuscita ad avanzare dell’un per cento nel territorio dell’Ucraina. Conquistare per l’esercito russo non è semplice, se riuscisse a ottenere, come pretende, l’intera regione di Donetsk senza combattere, avrebbe una posizione privilegiata per lanciare una nuova invasione verso i territori più pianeggianti che si trovano a ovest del Donetsk. Quando Mosca riesce a occupare un territorio, ci sono sempre cittadini che rimangono, sono soprattutto anziani che non se la sentono di spostarsi, ma ci sono anche famiglie prese alla sprovvista e convinte di non avere troppe occasioni per rifarsi una vita altrove.
Dopo l’arrivo dell’esercito russo, arrivano le istituzioni di Mosca con il compito di russificare secondo il piano stabilito da Sergei Kirienko, l’uomo a cui Vladimir Putin ha consegnato l’incarico di portare la Russia nei territori occupati. All’inizio del 2022, quando l’invasione totale dell’Ucraina si muoveva con un ritmo diverso, più rapido, e Mosca era riuscita ad avanzare nelle quattro regioni che ora occupa parzialmente – Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson – aveva cercato di imporre la russificazione in tempi brevi. Per farlo aveva proceduto con il rapimento di chi si opponeva all’arrivo violento delle truppe di Putin e con la tortura. Alcuni di questi rapiti sono tornati durante gli scambi di prigionieri, alcuni sono morti, altri sono in prigionia o si sono perse le loro tracce.
Un metodo molto utilizzato da parte dei russi per imporre la russificazione è prendere i funzionari delle istituzioni locali, che agli occhi degli occupanti rappresentano un patrimonio inestimabile per il loro ruolo e la conoscenza del territorio.
Domenica, durante l’ultimo scambio di prigionieri è stato liberato l’ex sindaco di Kherson Volodymyr Mykolaenko, che per difendere il suo paese era entrato nell’esercito. Il sindaco della città che era in carica quando arrivarono i soldati di Mosca, Ihor Kolykhaiev, è ancora in prigionia: venne preso quando una mattina si recò nel municipio per lavorare e si rifiutò di collaborare con gli occupanti. Per imporre nuove istituzioni, Mosca elimina le vecchie.
I funzionari che si rifiutano di passare dalla parte del Cremlino sono uno dei primi bersagli che il copione della russificazione impone di colpire. Quando Kyiv si rifiuta di cedere i territori, lo fa pensando non soltanto alla difesa dei confini, ma soprattutto alla sicurezza di chi vive all’interno di quei confini.