Gratteri: “La sinistra mi voleva presidente della Calabria. Per chi voto? Non lo dico, visto il seguito che ho”

Parla il magistrato calabrese ora alla guida della Procura di Napoli: “Conosco entrambi i candidati e andrò a votare”

Nicola Gratteri da Gerace, Reggio Calabria, dice al Foglio: “Da procuratore di Napoli non mi permetto di dare un giudizio sui candidati alla presidenza della mia regione, la Calabria”.

Ma chi voterà fra Occhiuto e Tridico?

“Non posso rispondere a questa domanda perché potrei condizionare gli elettori calabresi visto il seguito che ho, visto che mi è stato proposto anche di fare il presidente della giunta regionale”.

Dunque conferma un’indiscrezione: il centrosinistra le ha chiesto di candidarsi?

“Confermo. Ma non ho preso in considerazione questa ipotesi nemmeno per un secondo: sono il felice procuratore di Napoli”.

Ma avrà una preferenza?

“Certo, ma non posso occuparmi di queste cose calabresi”.

Andrà a votare?

“Certamente”.

E’ sbagliato scrivere che voterà per Tridico?

“Assolutamente. Conosco entrambi i candidati personalmente, ma non le dirò per chi voto”.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d’autore.

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