La linea del partito di Meloni girata a tutti i parlamentari: “I cittadini onesti dovranno pagare chi entrava illegalmente in Italia: così si allontanano i cittadini dalle istituzioni”
Puntuale come il tg, ecco il dossier di Palazzo Chigi e di Fratelli d’Italia sul caso Diciotti contro i giudici.
Un commento perentorio. Per molti farina del sacco del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari responsabile della comunicazione politica del governo, anche se il dossier arriva dalla mail del centro studi di Fratelli d’Italia in Senato.
Al centro c’è la decisione assunta dalle sezioni unite della Corte di Cassazione che hanno condannato il governo a risarcire un gruppo di immigrati trasportati dalla nave Diciotti perché il governo di allora, con ministro dell’Interno Matteo Salvini, non li fece sbarcare subito in Italia.
L’episodio è stato già stigmatizzato dalla premier Giorgia Meloni e dai suoi due vice Salvini e Tajani. Tuttavia il dossier di via della Scrofa è impietoso nei confronti dei giudici della Cassazione e riaccende lo scontro con i giudici a meno 48 ore dall’incontro della presidente del Consiglio con i vertici dell’Anm.
Il Foglio ha visionato il dossier di 4 pagine. Questa la premessa alla notizia: “Significa che i cittadini italiani onesti che pagano le tasse dovranno risarcire persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, violando la legge dello stato italiano. Si tratta di una decisione che apre un pericoloso precedente e rischia di allontanare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
Ancora più dura la posizione di Fratelli d’Italia: il papello è stato inviato a tutti i parlamentari meloniani affinché lo ripetano in qualsiasi occasione pubblica. Sui giornali, in tv, via radio.
Questa è la posizione di FdI: “E’ gravissimo che il governo, e quindi i cittadini italiani che pagano le tasse, siano costretti a risarcire un gruppo di migranti entrati in Italia violando le leggi dello Stato. Si tratta dell’ennesima sentenza che punta a interpretare le politiche migratorie con un approccio ideologico, anche alla luce del fatto che il fascicolo che vedeva indagato l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per sequestro di persona fu archiviato dal procuratore di Catania proprio perché il ritardo nello sbarco era “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale'”.
Il dossier di FdI si conclude così: “Condannare il Governo italiano a risarcire i migranti entrati in Italia illegalmente significa legittimare di fatto l’immigrazione irregolare. Pronunciamenti di questo tipo rischiare di minare la fiducia nelle istituzioni e rappresentano un’offesa a tutti i cittadini onesti che chiedono il rispetto della legalità. La reazione della sinistra, ovviamente, è stata quella di attaccare il governo accusandolo di “alimentare lo scontro con la magistratura”: come sempre quando si tratta di i cittadini italiani vanno in direzione ostinata e contraria”.