Rocca nel mirino (prima sui cinema, ora sulle aree agricole a rischio condono)

Dice Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione Trasparenza: “La nuova legge regionale sull’urbanistica rischia di devastare anche le aree agricole”

Il numero è lo stesso: legge 171, Regione Lazio, giunta Rocca. Argomento: semplificazione urbanistica. E’ il provvedimento attorno a cui si è scatenata una campagna fatta di appelli provenienti dal mondo del cinema, appelli al governatore perché facesse marcia indietro, in particolare sull’emendamento che riduceva da dieci a sette anni il tempo di chiusura dei cinema dismessi e che di fatto poteva facilitare la trasformazione delle sale in disuso in centri commerciali. Ma ora, sempre sulla 171, si sollevano le obiezioni di parte dell’opposizione in consiglio regionale: siamo sicuri, è il concetto, che non si stia correndo il rischio di “urbanizzazione selvaggia” per le aree agricole di Roma e del Lazio? Si vorrebbe dunque portare Rocca (e la giunta) a un ripensamento simile a quello sulle sale cinematografiche rispetto alle norme (dello stesso provvedimento) che riguardano la trasformazione del piano urbanistico in direzione – questo il timore – di un condono allargato agli abusi edilizi compiuti nelle zone agricole, dove diventerebbe possibile costruire piscine, pergolati e locali per eventi senza alcun legame con l’attività agricola. Altra preoccupazione: la legge consente il cambio di destinazione d’uso di casali e annessi agricoli in abitazioni, ristoranti, alberghi e spazi commerciali. Dice Massimiliano Valeriani, ex assessore all’Urbanistica, consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione Trasparenza: “La nuova legge regionale sull’urbanistica rischia di devastare anche le aree agricole: non solo consentirà di sanare gli abusi edilizi esistenti, ma permetterà di trasformare stalle e magazzini agricoli in spazi commerciali e locali per eventi senza che vi siano opere e servizi primari adeguati. Dopo la retromarcia sui cinema, auspico che il presidente Rocca e il nuovo assessore all’Urbanistica possano prendere in mano la questione e tutelare il patrimonio agricolo del Lazio”. In mezzo, infatti, c’è stato l’atteso rimpasto che ha consegnato a Giuseppe Sciboni di Forza Italia le deleghe in materia. Tra gli operatori del settore si guarda ora a lui per un possibile cambio di approccio alla questione “rigenerazione urbana”: preoccupa anche il fatto che la proposta di legge preveda “premialità fino al 60” per cento per gli interventi di recupero, ma permettendo che un “manufatto abbattuto” possa essere ricostruito in un’altra zona, come se si delocalizzasse per recuperare aree degradate, ma si “regalasse” poi ai proprietari un’area diversa.

  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l’Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l’hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E’ nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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