Rappresenta un unicum in Italia e uno dei pochi in Europa. “Siamo convinti che questo treno non sia solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di un futuro che conferma come l’energia pulita e sostenibile sarà la norma” dice Alberto Dossi, il presidente del gruppo Sapio
La rivincita dell’idrogeno: già dato per spacciato nella corsa alle fonti energetiche rinnovabili e oggi in netta ripresa grazie al progetto H2iseO. La carica la suona Andrea Gibelli, presidente di FNM, che ha avuto il merito di credere in questa opportunità. Così FNM, dall’inizio del prossimo anno, trasformerà i treni della Valcamonica, che viaggiano ancora a gasolio (manca la rete elettrica), in una moderna ferrovia alimentata a idrogeno: sarà il primo distretto dell’idrogeno (hydrogen valley) nel Belpaese. “Il nostro percorso di modernizzazione dei trasporti e delle infrastrutture prosegue all’insegna della sostenibilità. Oggi diamo concretezza a un nuovo servizio offerto ai cittadini che contribuisce a migliorare l’efficienza del trasporto ferroviario in un’area in cui inizia un serio percorso di decarbonizzazione”, spiega Gibelli.
Il primo treno a idrogeno Alstom (ne sono previsti 14) è arrivato a gennaio nel nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno a Rovato (Brescia). L’impianto, realizzato da Ferrovienord (gruppo FNM) è il primo deposito progettato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni, realizzato in collaborazione con Sapio. Il treno farà “pre-esercizio” sulla Brescia-Iseo-Edolo, in vista dell’avvio del servizio commerciale, previsto nel 2026.
“Questo primo impianto rappresenta un unicum in Italia e uno dei pochi in Europa. Sapio produce idrogeno da oltre 100 anni e oggi possiamo dire che con il nostro impegno e la nostra esperienza stiamo contribuendo alla realizzazione di un’infrastruttura che utilizza le tecnologie più avanzate, pulite e rinnovabili. Siamo convinti che questo treno non sia solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di un futuro che conferma come l’energia pulita e sostenibile sarà la norma e dove la collaborazione tra pubblico e privato porterà ad affrontare in modo più produttivo le sfide ambientali dei prossimi anni”, aggiunge Alberto Dossi, presidente del gruppo Sapio