Estetica trumpiana

La bionditudine, la fidanzata del miliardario e l’unica opposizione che possiamo permetterci. Istantanea dalla platea della cerimonia d’insediamento del 47esimo presidente degli Stati Uniti

C’erano tutti. Pure i Village People. Young man, there’s no need to feel down. Uài-em-si-èi è il disco che mettono alle feste quando il dj deve smontare baracca e far contenti i tre boomer a centro pista alle due di notte. Che tipo di epoca può iniziare ballando YMCA? E’ quello il punto: può iniziare qualsiasi cosa. Il secondo insediamento di Trump aveva un’aria di surrealtà, di finzione. Intanto era un raduno di tutti i plutocrati del nuovo millennio, e una foto insieme ancora non se l’erano fatta. A vederli questi ricchi son tutti brutti e con le facce da cattivi di medio livello, inutile pure vestirli bene perché paiono sempre dei cafoni. Nell’insieme non trasudava certo potere, era più una parodia di festa a New York con gente di Wall Street da film blockbuster scontati, quelli che al noleggio costavano cinquemila lire.




Il buon cittadino europeo – rappresentato solo da Arnault e Giorgia Meloni – s’è messo seduto davanti alla televisione per assistere all’evento storico: guardiamo questa inaugurazione presidenziale. We will drill baby. Trivelleremo, dice quello. Comincia male. Dopo la cerimonia, tenuta al chiuso un poco per il freddo ma più verosimilmente perché si concentrava in pochi metri tutto il pil del mondo e di Marte, compare all’improvviso Elon Musk su un pulpito. Uno aspetta che dica qualcosa e zac. The Karate Kid. Saluto romano? Due saluti, uno avanti e uno dietro? Il portavoce di Musk subito smentisce: non avete capito niente, è un gesto d’affetto. Va bene, va bene. E questo è un altro che deve governare gli equilibri mondiali.

Non sapendo se ridere o piangere, torniamo all’inquadratura dell’insediamento, sulla platea. Megamiliardari, tech e tessile. Ci sono le nuove fidanzate di plutocrati in reggipetto (Lauren Sanchez, che si è da poco liberata di una tinta paesana nero corvino per un tentativo di old-money-castano). A un certo punto, nel mezzo della premiazione, un altro ipermiliardaro (Zuckerberg) guarda in mezzo alle tette di quella in diretta mondiale totale. O tempora! O mores! Quattro anni fa a quest’ora stavamo commuovendoci con la poetessa Gorman in Prada giallo a recitare The Hill We Climb. Generale dietro la dietro la collina, ci sta la notte crucca e assassina. Era meglio non sapere. Va bene lo schiaffo alle élite, ma non staremo esagerando?

Barack, Hillary, Kamala, Joe e Jill Biden là dietro, da un’altra parte della curva, gli ultras mosci. Sorrisi da sconfitti democratici, importanti nel loro non-contar-niente. Il buon cittadino europeo si chiede se siano mai davvero esistiti. Obama, davvero c’era Obama, l’intelligentissimo figo elegante Obama? E’ un passato che pare passato due volte.

La famiglia Trump sta invece come l’avevamo lasciata, scoppia di salute. Botox e tiraggi facciali. Capelli biondi. Molto biondi. Biondissimi. Ivanka ha un completo Dior ed è piena di denti. Melania Trump impalcata in blu e chiusa a due file di bottoni, ride poco, solita vibe militar-incazzata. Regge la bibbia per il giuramento, pare una scena da un Padrino mai girato. Il bacio di Donald non arriva a destinazione, la tesa del cappello è abbastanza larga per tenerlo a distanza e abbastanza stretta per non fare la figura della scema nelle foto ufficiali. Misurata, la contessa di Montecristo, aspetta i suoi giorni di riscatto. E’ proprio vero che non c’è artificio che possa fingere l’amore dove non è o nasconderlo dov’è. Per il disprezzo vale la stessa cosa. Ma lasciarlo? Certo che no, sarebbe inutile, la prosecuzione dei matrimoni è molto meglio negoziabile dei divorzi, proprio adesso che accompagna The Donald alla vecchiaia. Consumazione, ecco come si risolvono i disastri, le odiose circostanze incidentali o autoprocurate. La guerra la vince chi resiste un quarto d’ora in più. Melania, ora che ci penso, è metaforicamente proprio il tipo di opposizione – l’unico rimasto – che ci possiamo permettere.

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