Salvini non si presenta al question time, Ciriani: “Ritardi in linea”. I sospetti di Fs: “Troppi incidenti”

Anche oggi ritardi e disagi sulla rete ferroviaria Roma-Firenze, dopo il caos di ieri. Ferrovie dello stato deposita un esposto per accertamenti. La Lega lo sostiene. Ma il ministro dei Trasporti diserta la Camera e le opposizioni attaccano

Nuovi guasti e rallentamenti stamattina sulla linea ferroviaria per qualche ora a causa di un guasto alla linea tra Montevarchi e Laterina sulla linea alta-velocità Roma-Firenze. Successivamente si è verificato un altro problema tecnico sulle linee Roma-Napoli via Formia e Roma-Nettuno. Tutto ciò è seguito a un’altra giornata di caos e disagi, quella di ieri, che ha visto Roma Termini bloccata, tra i tanti problemi tecnici che si sono verificati.

Il gruppo Fs dichiara sul proprio sito di “aver preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti” in relazione all’ennesimo incidente sulla rete e di “un elenco di circostante altamente sospette”. A quanto si apprende la società denuncerebbe “in particolare gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi” facendo riferimento al fatto che si tratti sempre di “quelli più complicati per la circolazione ferroviaria”.

Alla notizia dell’esposto la Lega ha reagito riconoscendo i sospetti rilevati dall’azienda ferroviaria: “Bene l’iniziativa del gruppo Fs che si è rivolto alle autorità per verificare che tutto sia stato casuale” hanno dichiarato i capogruppi di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, tirando in ballo anche lo sciopero di venerdì 10 gennaio, e additando la sinistra per “indegno sciacallaggio”. D’altro canto è stato il deputato Angelo Bonelli (Avs) a chiedersi, come tutti ormai, dove sia finito il ministro dei trasporti Matteo Salvini e a denunciare la latitanza, considerando che “non si presenta in Parlamento a spiegare quanto sta accadendo dopo che ha prosciugato il fondo nazionale sul trasporto rapido di massa per finanziare con 14 miliardi di euro il ponte sullo stretto di Messina”.




Al question time di oggi alla Camera sui disservizi ferroviari registrati nelle ultime settimane, infatti, non ha risposto Salvini ma il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

“I ritardi registrati si attestano su percentuali in linea con quelle degli ultimi anni, il tasso di puntualità è del 74 per cento per le Frecce, 82,6 per cento per gli Intercity e 88,9 per i regionali”, ha detto Ciriani intervenendo a Montecitorio. “Non ci troviamo di fronte a problemi cronici”, ha aggiunti. Il sistema ”ha visto intensificare gli interventi di manutenzione e potenziamento delle reti infrastrutturali finanziati con il Pnrr”. In ogni caso ”nel breve periodo il gestore ha attivato misure di prevenzione e gestione delle emergenze con specifici piani di contingenza e presidio in loco di personale addetto alla manutenzione per ridurre tempi di intervento”.




Il ministro meloniano ha risposto anche a proposito della riduzione delle corse, si è parlato del 15 per cento in meno, una delle soluzioni ipotizzate per far fronte alle carenze dell’infrastruttura ferroviaria. “I dati relativi ai treni circolanti tra il 2022 e il 2024 evidenziano un incremento complessivo da 8.634 a 8.920 treni al giorno pari a un aumento del 3,2 per cento. In particolare tale aumento ha interessato i servizi ad alta velocità: passati dai 331 al giorno del 2022 ai 358 del 2023, fino ai 377 del 2024, con un incremento percentuale in due anni del 12,2 per cento. Un aumento significativo delle frequenze pari al 14,5% tra il 2022 e il 2024 si registra anche per i convogli impegnati nelle dorsali. Un ulteriore crescita si registra anche per i servizi regionali a fronte di una media di 7.436 corse giornaliere nel 2022 e 7.704 nel 2024 con un incremento del 3.5%. Quest’ultimo segmento rappresenta l’86% dei treni circolanti ogni giorno in Italia, svolgendo dunque un servizio fondamentale per la mobilità dei cittadini italiani ma anche per la coesione tra aree dell’Italia”.

Con questo quadro, ha proseguito Ciriani, “i crescenti volumi di traffico, la presenza di numerosi cantieri sulla rete in virtù della mole di investimenti attualmente in corso, generano inevitabili effetti sui servizi di trasporto e situazioni di disagio. Per questa ragione sono in corso approfondimenti per la rimodulazione e razionalizzazione dell’offerta da parte di Rfi di intesa con le imprese ferroviarie, gli stakeholder, l’autorità di regolazione dei trasporti. Rfi ha avviato infatti uno studio per l’elaborazione di un nuovo catalogo dell’offerta una prima versione del quale è stata condivisa con il mercato a giungo 2024, orientato ad alleggerire la pressione sui grandi impianti più congestionati, a specializzare le linee e le stazioni anche per ridurre le interferenze tra i diversi servizi”.

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