Ancora guasti e disagi sulle linee ferroviarie. Roma Termini bloccata per “accertamenti tecnici”

Oggi è il maltempo a rallentare o rendere impossibile il transito dei treni del sud Italia, ma sia ieri che sabato la rete ha subìto disservizi e rallentamenti su scala nazionale per via di numerosi guasti tecnici. L’ultimo oggi nella capitale

L’ultimo problema tecnico è quello di oggi pomeriggio a Roma Termini. La circolazione è stata sospesa per circa un’ora per accertamenti tecnici e poi, intorno alle 19, Rete ferroviaria italia ha fatto sapere che il transito è in graduale ripresa “con possibili variazioni di percorso con rallentamenti fino a 60 minuti, variazioni e cancellazioni”, mentre, avverte l’azienda, “i treni a lunga percorrenza coinvolti nella precedente sospensione della circolazione hanno registrato rallentamenti fino a 90 minuti”.

Come si legge sul sito di Trenitalia negli aggiornamenti sulla mobilità, era “stato richiesto l’intervento dei tecnici per consentire la regolare ripresa della circolazione”, con il rischio di ritardi e disservizi per i treni Alta velocità, intercity e regionali. Un intervento che ha fatto fermare sei i treni Av, comprese le linee che portano da Torino a Salerno, e da Napoli a Milano.

Non è l’ultimo blocco della circolazione visto nella giornata di oggi per viaggiatori e pendolari. In Calabria, nove treni tra Alta velocità e Intercity sono stati cancellati o limitati, insieme ad altri 5 attualmente fermi, con due treni notturni con ritardi di quasi 6 ore. Colpa di alcuni oggetti metallici trascinati sui binari dalle violente raffiche di vento e del forte maltempo che sta imperversando sulla la zona del Tirreno cosentino. I maggiori disagi si sono verificati sulla linea ferroviaria Reggio Calabria-Paola-Salerno. Sospesa la circolazione ferroviaria anche sulla linea Sapri-Lamezia Terme, dove è corso l’intervento dei tecnici di Rfi, a cui si uniscono problemi alla circolazione in alcune aree montane, in particolare nell’area jonica nei pressi di Corigliano Rossano, dove è stato disposto il divieto di transito sulle Strade provinciali 187 e 188, al di fuori dei mezzi di emergenza, a causa delle continue cadute di rami ed alberi appesantiti dalla neve.

Salendo verso nord, questa mattina si sono registrati rallentamenti anche sulla tratta ad Alta velocità Firenze-Roma per via di un guasto alla linea tra Valdarno e Arezzo, che ha provocato ritardi sulla percorrenza anche fino a 50 minuti. Per poi ritornare regolare verso le 11.15, quando Trenitalia ha fatto sapere che “dopo l’intervento dei tecnici, la circolazione è tornata regolare sull’intera rete Alta Velocità”, con i treni correttamente “instradati sulla linea convenzionale”.

“Oggi in realtà non è tutto bloccato” ha commentato Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Fs Italiane: “Ci sono stati alcuni incidenti dovuti al vento fortissimo e quindi i nostri operatori della rete hanno dovuto mettere sotto tutela i passeggeri e limitare il traffico sulla rete. È tutto gestito con assoluta professionalità. Se si considera la dimensione di questa rete, non si può pretendere che non ci siano guasti”.

Solo ieri, nelle prime ore del mattino l’ordinaria circolazione nel Casertano è andata in tilt per via di un guasto di un treno avvenuto alle 8.40 tra Valle di Maddaloni e Maddaloni Superiore. Nelle stesse ore si è paralizzata anche la linea ad Alta Velocità Roma-Napoli a causa un non precisato “inconveniente tecnico” in prossimità di Gricignano. Trenitalia è poi riuscita a instradare i Frecciarossa sulla linea convenzionale che passa da Formia, con ritardi fino a 120 minuti. Mentre un guasto sulla linea tra Peschiera del Garda e Verona ha fatto ritardare i treni per Venezia fino a 70 minuti rispetto agli ordinari tempi di percorrenza. Parliamo invcede di 50 minuti per chi ha viaggiato sulla linea convenzionale Milano-Piacenza, “vittime” di un guasto della linea elettrica fra Lodi e Tavazzano.

Un inizio settimana da incubo, incorniciato da un weekend dominato da un blackout che ha coinvolto la rete ferroviaria italiana da dalle 7 di mattina alle 15 di sabato 11 gennaio, per via di un guasto nello snodo della Stazione Centrale di Milano, dopo che un treno Alta Velocità ha urtato con il proprio pantografo (il dispositivo che aggancia la rete elettrica aerea e dà la corrente) i cavi tra la Stazione Centrale e quella di Lambrate, successivamente tranciati dall’arrivo di un secondo treno. Centinaia di ore di ritardo da Torino a Bari.

“In riferimento agli accadimenti degli ultimi mesi, il Gruppo Fs Italiane è consapevole delle ricadute sui viaggiatori e a tutti loro rinnova le scuse”, si legge in una nota pubblicata nella serata di ieri, dove l’azienda si è detta “in costante e proficua collaborazione” con il ministero dei Trasporti per il miglioramento del servizio ferroviario. Attualmente, però, “sono operativi circa 1.200 cantieri, tra opere strategiche e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”, commenta Fs, assicurando comunque il suo impegno per un “equilibrio tra le esigenze di sviluppo, il mantenimento della qualità del servizio e la sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori”.

L’opposizione ha criticato il ministro Matteo Salvini, vicepremier e titolare dei Trasporti, che nel frattempo studia una soluzione per alleggerire le paralisi su una rete da 16.800 chilometri di binari (di cui mille per l’alta velocità) e 10 mila treni che circolano ogni giorno. Secondo le indiscrezioni raccolte da Repubblica, sul tavolo ci sarebbe l’idea di ridurre del 15 per cento il numero di treni attualmente in circolazione per un periodo temporaneo. Un taglio drastico delle corse per alleggerire una rete piena di cantieri e limitare i guasti a danno dei viaggiatori, ma l’impatto sulle casse di Ferrovie dello stato (a causa dei minori biglietti che si venderebbero) è ancora tutto da studiare.

Ci sarà sicuramente una razionalizzazione dei treni, l’abbiamo già studiata in quota parte così come abbiamo studiato una ripianificazione dei cantieri per renderli leggermente più compatibili con l’intensità del traffico”. Così Donnarumma oggi a margine della cerimonia di inaugurazione della nuova piazza dei Cinquecento. “Tutto questo lo gestiremo attraverso una grande campagna informativa che consentirà agli utenti di prendere le proprie scelte consapevolmente” ha concluso, “perché noi abbiamo la missione di trasportare milioni di persone e intendiamo continuare a farlo nel migliore modo possibile”.

Leave a comment

Your email address will not be published.