Musk con gli estremisti tedeschi. E la Lega? “Siamo ancora d’accordo su tutto”. Parla Vannacci

“Musk? Un genio, lui e Trump hanno abbattuto la cultura woke. A febbraio in Germania si fa il tifo per Afd? Hanno le nostre idee”. L’eurodeputato indipendente della Lega a ruota libera nel giorno in cui il proprietario di X ospita sulla sua piattaforma Alice Weidel, leader dell’Afd

Sarà Elon Musk a sancire la pace tra l’Afd e il resto dei Patrioti europei, a partire dalla Lega di Matteo Salvini? “Questo io non lo so e a Salvini non mi permetto di dare consigli, ma non c’è dubbio che le posizioni dei Patrioti e quelle dell’Afd sono ancora oggi molto simili”. Il generale Roberto Vannacci, eurodeputato indipendente della Lega, non si nasconde dietro un dito. Da sempre sostiene che la separazione tra il partito dell’estrema destra tedesca e il resto dei Patrioti abbia avuto un sapore un po’ artificiale. E anche ieri, nel giorno in cui Musk in persona ha intervistato in diretta su X la leader di Afd, Alice Weidel, che per il miliardario americano sarà “la salvezza della Germania”, non ha cambiato idea. Matteo Salvini, ormai lo sanno tutti, ha preso una vera e propria sbandata per il proprietario di X.

E però, a maggio scorso, i Patrioti hanno espulso i tedeschi di Afd dal gruppo, dopo che il capolista del partito tedesco alle europee, Maximilian Krah, aveva detto in un’intervista a Repubblica: “Non dirò mai che una SS era automaticamente un criminale”. Mancavano poche settimane al voto europeo e alle elezioni legislative in Francia, Marine Le Pen non ci pensò due volte: “È giunto il momento di dare un taglio netto”, disse. Salvini si accodò obbediente: “Con Marine siamo sempre d’accordo”. Ma adesso che Musk dice che quelli di Afd sono i migliori di Germania, ora che addirittura si spende in prima persona per la campagna elettorale di Weidel, Salvini che farà? “Io – rivendica Vannacci – ho sempre continuato a parlare con gli eurodeputati di Afd che sono stati espulsi per una decisione voluta dai francesi…C’era un’elezione importante e un esponente di Afd disse una frase infelice”. Insomma generale, fu più tattica che sostanza? “Guardi, non sono l’unico a continuare a parlare con l’Afd. Siamo stati insieme per tanti anni e su quasi tutto abbiamo le stesse posizioni”. Pensa quindi che si potrà tornare insieme oggi che anche Musk, aspirante federatore delle destre mondiali, si è schierato con Weidel? “Le posizioni mie e dei Patrioti sono in linea con le posizioni di Afd, non ci troverei nulla di strano. Basta guardare i voti a Bruxelles: quasi sempre votano con noi”.

Per le elezioni del 23 febbraio in Germania dunque la Lega tornerà a fare il tifo per i vecchi alleati? Ci possiamo aspettare un post su X del segretario Salvini in sostegno della Weidel, come accaduto a giugno per supportare in Francia il Rassemblement National di Le Pen? “Non metto bocca su cosa deve fare Salvini. Però è ragionevole pensare che chi ha determinate idee faccia il tifo per chi ha idee simili”. D’altronde il generale è convinto che il vento di destra che soffia sull’Europa dovrebbe, ancor prima delle elezioni tedesche, convincere tutti a tornare a parlare con i vecchi alleati. “In Austria – sottolinea – dopo la caduta del governo è stato dato l’incarico al Fpo, che è il partito gemello dell’Afd, di formare un nuovo esecutivo. Stanno finalmente cadendo una serie di tabù strumentali e pretestuosi. Vengono giù insieme alla cultura woke e alle censure di Zuckerberg sui social. La vittoria di Trump in Usa sta portando un vento di libertà anche qui in Europa, e su questo non possiamo non ringraziare anche Musk che ha contribuito a far cadere questo cordone sanitario. Due giorni fa persino McDonald ha abbandonato le Dei (diversity, equality e inclusion) una sorta di dottrina secondo la quale, ad esempio, non si possono mettere foto senza immortalare nello stesso scatto tutte le etnie di questa terra. Basta con queste assurdità”. Le piace Musk insomma? “E’ un genio, non credo che qualcuno possa contestarlo”. Sì, ma un genio al servizio di chi? Persino Steve Bannon, ideologo del primo Trump, in un’intervista al Corriere della Sera, lo ha definito “una persona davvero malvagia” e ha detto che farà di tutto per tenerlo fuori dalla Casa Bianca. “Non ho letto l’intervista”, premette Vannacci. “Però Musk avrà un ruolo all’interno del prossimo governo americano. Inoltre, sta contribuendo ad abbattere il muro del pensiero unico, e questo ha ridato forza alle destre che in maniera pretestuosa erano state considerate come il demonio”. C’è chi pensa però che Musk sostenga le destre europee anche per indebolire l’Ue, per dividerla e impedire la creazione di un industria tecnologica europea che potrebbe competere con quella americana di cui proprio Musk è un campione. “Non penso sia così. Supportare dei partiti sovranisti significa rinforzare l’Europa, non indebolirla. Un’Europa come somma delle sovranità di ogni stato è più forte. Finora invece le teorie non sovraniste l’hanno resa debole”.

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