La chiusura della prima fase di vendita di Ita Airways a Lufthansa da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze è sicuramente una buona notizia per iniziare l’anno. Il governo deve ora focalizzarsi sullo sblocco dei piani di crescita aeroportuali
La chiusura della prima fase di vendita di Ita Airways a Lufthansa da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze è sicuramente una buona notizia per iniziare l’anno. La vendita è stato un processo lungo e complicato dove la Commissione Europea ha fatto delle richieste molto importanti per far completare il processo. Il gruppo tedesco dovrebbe chiudere la transazione per l’acquisto del 41 per cento del vettore italiano il prossimo lunedì e la trazione tedesca per la compagnia aerea basata a Fiumicino dovrebbe essere subito molto forte. La scelta dell’ad di Ita da parte di Lufthansa e la possibilità di avere economie di scala per gli acquisti e una rete di vendita che potrà essere rafforzata a livello intercontinentale potrebbe portare il vettore italiano verso un bilancio in positivo già nel 2025.
Un punto è chiaro a tutti: Ita Airways era troppo piccola per poter resistere ad un mercato con vettori tradizionali sempre più integrati e con le low cost che continuano a crescere nel mercato europeo. Far parte di un grande gruppo industriale come Lufthansa è estremamente importante e le opportunità di crescita sono molto rilevanti, specie sul mercato intercontinentale da Roma Fiumicino, dove la “nuova” compagnia potrà puntare sia sulle rotte verso il Nord America, ma anche verso il Sud America e in futuro verso l’Africa.
Un tema importante potrà essere anche il tema dell’intermodalità, dato che Lufthansa è indubbiamente molto forte su questa integrazione con il treno e anche in questo caso un ruolo cruciale lo gioca Roma Fiumicino. Proprio lo scalo romano nel 2024 si è avvicinato a 50 milioni di passeggeri, vale a dire circa 9 milioni in più rispetto all’anno precedente. Il punto della crescita è chiave nel settore aereo perché, dopo la giusta scelta di andare verso la vendita di Ita Airways a Lufthansa, il governo deve ora focalizzarsi sullo sblocco dei piani di crescita aeroportuali. Senza questo sblocco, il settore rischia di fermarsi per via di scali diventano sempre più congestionati.