Meloni: “Rispondiamo con i fatti agli uccelli del malaugurio. I centri in Albania funzioneranno”

La premier chiude la manifestazione di FdI, rivendica i risultati del governo e la centralità europea. “L’Italia è un modello su tanti fronti. La maggioranza è stabile e compatta”. Poi attacca Schlein e Landini

Rivendica i risultati del suo governo e la centralità europea, attacca opposizioni e sindacati su lavoro e Stellantis – Schlein e Landini – poi rilancia il modello Albania. “In molti hanno scommesso sul nostro fallimento e direi che hanno puntato contro il cavallo sbagliato. Rispondiamo con i fatti agli uccelli del malaugurio”. Giorgia Meloni lo dice dal palco di Atreju, arringa il suo pubblico, lo ringrazia. Parte da lontano, da Parco Colle Oppio. “Era un altro mondo però è il nostro mondo, ce lo dobbiamo ricordare perché nessuno che non sappia guardarsi alle spalle, guardare indietro, può avere la pretesa di andare avanti”, dice la premier all’inizio del suo intervento. Assicura che la maggioranza è compatta e andrà fino in fondo portando avanti le grandi riforme – il premierato, l’autonomia differenziata, la giustizia.






“L’Italia da osservato speciale è diventata un modello su molti fronti“, dice Meloni. Quindi difende la sorella, ironizza: “Grazie ad Arianna che in questa sua foga di piazzare amici e parenti e anche gente che non conosce ha trovato il tempo per organizzare Atreju”. Ringrazia anche i militanti di Gioventù nazionale: “Voglio dirvi ancora una volta che sono fiera di voi e che nessuna gogna costruita sull’errore del singolo spiando la gente dal buco della serratura, contro di voi per colpire me, vi toglie chi siete, siate fieri di voi”

Dall’inizio della legislatura, “in Italia ci sono 850 mila occupati in più, cala il lavoro precario e se prendiamo in considerazione solo i contratti a tempo indeterminato in due anni abbiamo quasi un milione di posti di lavoro in più. Lo dico – spiega Meloni – perché penso che Silvio Berlusconi, che del milione di posti di lavoro in più in una legislatura ha fatto una bandiera, sarebbe fiero di sapere che il governo che ha contribuito a creare lo ha fatto in appena due anni”.

Ecco quindi gli attacchi alla segretaria del Pd: “A Elly Schlein si inceppa la lingua quando deve dire ‘Stellantis’” mentre “noi faremo la nostra parte come fatto finora quando si tratta di difendere occupazione e crescita. Il nostro approccio – ha aggiunto – è molto diverso da quello della sinistra, perché non abbiamo pregiudizi e non facciamo favoritismi, vale per Stellantis come per le altre aziende”. Ne ha anche per Landini, “che gli scioperi non li organizza per aiutare i lavoratori ma per aiutare la sinistra. Io – dice ancora – ho grande rispetto per il lavoro dei sindacati e per i diritti sindacali però è abbastanza facile distinguere una verità dalle menzogne usate per giustificare il suo incitamento a una rivolta sociale, con toni che non hanno precedenti nella storia del sindacato italiano. Toni che se li avessimo utilizzati noi, sarebbero arrivati i caschi blu dell’Onu”. Altri attacchi sono rivolti a Roberto Saviano e a Romano Prodi.




Meloni poi rilancia il protocollo Albania: “Fa scuola in mezza Europa. Il punto centrale è l’effetto deterrenza”. “Tra tutte le iniziative messe in campo il protocollo d’Albania” è quella più temuta dai trafficanti di essere umani, “fermare l’iniziativa sarebbe un grande favore ai criminali. E noi – continua la premier – di favori ai criminali non ne facciamo”.

“Dai giudici sentenze irragionevoli, si sono interrogate sulle conseguenze delle loro decisioni?”, si chiede la leader di FdI. “Abbiate fiducia. I centri di Albania funzioneranno, a costo di passarci tutte le notti”.




La premier parla per oltre un’ora, saluta anche Trump: “Sono una donna di destra, non ho alcuna difficoltà a dialogare con tutti se serve all’Italia ma, a maggior ragione, sono felice di farlo con i conservatori americani; gli italiani mi hanno scelto per difendere gli interessi degli italiani ed è quello che ho fatto e che farò chiunque sia il mio interlocutore”.

Tra gli altri temi toccati, la sanità: “136 miliardi e mezzo di euro, è il fondo più alto mai fatto per la Sanità, mi basta dire che prima di questo governo, il fondo era cresciuto in quattro anni di 4 miliardi, noi ne abbiamo messi 10 in due anni”. La burocrazia: “Il cammino è ancora lungo. Continueremo a tagliare gli sprechi. Uno stato efficiente vuol dire meno tasse e clientelismo. Uno scenario del genere può preoccupare la sinistra ma non può preoccupare i cittadini”. Le tasse: “Continueremo a ridurle su chi lavora come abbiamo fatto con il taglio del cuneo, l’accorpamento delle aliquote Irpef e la flat tax per gli autonomi”.



Infine Meloni annuncia che si dimetterà da presidente del gruppo europeo dei conservatori, Ecr: “Penso di avere assolto al mio compito e voglio annunciare che sto per dimettermi dalla carica di presidente dei Conservatori europei. Apriremo le candidature, presumo ci sarà anche il mio amico Mateusz Morawiecki e questo applauso conferma che ti sosterremo in questa battaglia che conduci anche per noi”.

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