La Tuscaretta globosa spiega benissimo che cos’è il centro

Ruffini, Sala, Renzi e Calenda stanno provando a costruire un partito centrista. Ciascuno di loro è collocato al vertice di un poligono, come nel caso del protozoo marino, e quando uno qualunque degli aculei discende alla base, viene il sospetto che circoscrivano un cubo fantasma

Oggi mi sento un po’ Vulvia, perciò vi beccate una puntata di Rieducational Channel. Sapevate che tipo di organismo è la Tuscaretta globosa? Sapevatelo! È un radiolare, ovvero un protozoo marino. Ma preferisco che a descriverlo sia Roger Caillois, facente funzione Alberto Angela: “La serie dei radiolari costituisce un repertorio assai notevole di figure sferiche fatte di poligoni regolari, saldate le une alle altre, al centro o agli angoli delle quali si rizzano degli aculei sottili e acuminati, che sembrano solidificare un immobile irraggiamento… Accade poi che la sfera centrale, come nel caso della Tuscaretta globosa, rimanga vuota, disabitata: gli otto animali microscopici che assieme l’hanno secreta rimangono sospesi alle pareti traforate del composito habitat, ripartiti come se fossero gli otto vertici di un cubo fantasma” (L’occhio di Medusa, 1960). Non conosco descrizione più accurata di quella Cosa che ci ostiniamo a chiamare “centro”. Gli animali microscopici che lo secernono (e che probabilmente sono ben più di otto) sono stati battezzati, nella microbiologia politica nazionale, “federatori”. Ne spuntano ogni giorno di nuovi – oggi Ernesto Ruffini e Beppe Sala, ma restano in campo Renzi, Calenda e tutti gli altri – e ciascuno di essi è collocato a un vertice, dal quale invita il resto dell’organismo a radunarsi sotto la sua insegna, perché, come dicono instancabilmente tutti e sessantaquattro, non è il tempo delle divisioni. Ma quando da uno qualunque degli aculei discendi alla base, ti viene il sospetto che circoscrivano un cubo fantasma. Sapevatelo, su Rieducational Channel.

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