Annullando le sanzioni, Meloni premia chi non ha rispettato la legge due volte. Un messaggio devastante che premia chi ha scelto di non pagare la sanzione in attesa di qualche politico pronto a condonargliela
La decisione del governo Meloni, inserita nel decreto Milleproroghe su proposta di Fratelli d’Italia (il partito della premier), di annullare le “sanzioni pecuniarie già irrogate e non riscosse” per chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale contro il Covid non è solo sbagliata. E’ scellerata. Non si tratta, semplicemente, della riapertura della lunga discussione tra Sì vax e No vax, né di quella sull’efficacia dei vaccini né tantomeno del dibattito sulla legittimità o meno dell’obbligo rispetto alla libertà di scelta. Sul fatto che i vaccini siano stati efficaci non ci sono dubbi dal punto di vista scientifico e sul fatto che siano stati determinanti per un ritorno alla vita normale e all’attività economica ci sono pochi dubbi. Se il governo intende mettere in dubbio tutto questo commette un grosso errore. Ma si tratta comunque di una valutazione di merito. Ci sarebbe, in teoria, anche margine per una discussione di principio. Se la destra e Giorgia Meloni ritengono che l’obbligo vaccinale fosse non necessario o sbagliato, e pertanto i renitenti al vaccino siano stati ingiustamente vessati dallo stato, dovrebbe annullare tout court le sanzioni. Per tutti, e non solo per chi non le ha pagate.
Se, come dice il presidente della commissione Covid Marco Lisei (FdI), si vogliono togliere le multe alle “persone che in quel periodo avevano paura di vaccinarsi”, non si comprende perché non restituire i soldi a chi ha doverosamente pagato la sanzione. Con questa scelta, il governo di destra che teoricamente sarebbe ispirato a “legge e ordine” non premia chi non ha rispettato la legge (il No vax che ha pagato la sanzione), ma chi non l’ha rispettata due volte: il No vax che non ha pagato la sanzione. E’ un messaggio devastante, perché passa il concetto che a essere “perdonato” non è chi ha avuto paura di vaccinarsi, ma chi ha avuto la furbizia di non pagare la sanzione in attesa che arrivasse qualche politico senza princìpi a condonargliela. “I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi”, scriveva Giuseppe Prezzolini. Non è cambiato molto.