C’è l’accordo con Stellantis per evitare 249 licenziamenti nell’indotto

Il gruppo automobilistico proroga di un anno la commessa all’azienda di logistica Transnova. Il sollievo, almeno temporaneo, degli operai dopo settimane mobilitazione: “Il tempo conquistato sia utile per trovare soluzioni strutturali”

L’indotto di Stellantis tira un sospiro di sollievo, in virtù dell’accordo trovato tra il marchio automobilistico e l’azienda di logistica Transnova durante l’incontro di oggi pomeriggio al ministero delle Imprese e del Made in Italy, al quale hanno partecipato i sindacati, i rappresentanti delle regioni e degli enti locali. Sono 249 i lavoratori che nei giorni scorsi avevano ricevuto lettere di licenziamento. Ora, dopo l’impegno di Stellantis di proseguire per un altro anno il contratto di fornitura con Trasnova, queste procedure vengono bloccate. In particolare, la società di Cassino aveva previsto di licenziare 97 operai. A cascata, avevano previsto tagli anche altre società a cui Transnova subappalta alcune produzioni: Logitech aveva avviato procedure per 101 unità, mentre Tecnoservice per 51 dipendenti. Un totale di 249 lavoratori, che per i prossimi 12 mesi potranno rientrare nei siti di Melfi, Cassino, Mirafiori e Pomigliano, dopo giorni di mobilitazione e di proteste.

“Ciò è stato possibile grazie anche alle iniziative dei lavoratori in presidio da giorni”, hanno detto in una nota congiunta le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr. “Il tempo conquistato dovrà essere utile per trovare soluzioni strutturali per Trasnova e per l’intero settore, adottando le giuste politiche industriali. Grande attenzione quindi sarà ulteriormente posta per quanto concerne il prossimo tavolo ministeriale del prossimo 17 dicembre”. La stessa Transnova ha comunicato di voler cercare altri possibili business di sviluppo nei prossimi mesi, per superare il regime di monocommittenza con Stellantis.

“Lo stop ai licenziamenti annunciato da Trasnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico“, ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sul ritiro delle procedure di licenziamento collettivo. “La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis”.

Il gruppo di John Elkann si dice soddisfatto dell’accordo siglato al Mimit, nato “nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione”. Come spiega una nota del gruppo, è stata la stessa Stellantis a proporre “questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova, nell’arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l’accordo, anche misure di diversificazione della clientela”. Il marchio ha specificato inoltre che “proseguirà con i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all’interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica”. Un segnale di distensione nei confronti del governo italiano dopo le tribolazioni dei mesi scorsi.

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