Con Sara Curtis, il nuoto entra nel futuro. Intervista a Thomas Maggiora, il suo allenatore

Dall’esordio olimpionico a Parigi ancora minorenne alle quattro medaglie d’oro di Riccione. La nuotatrice piemontese è già pronta a battere ogni record: “L’ho vista crescere. Un connubio così a lungo nel tempo porta a grandi risultati”

Le parole perfette le ha trovate l’account X @fattidinuoto, gestito da Luca Soligo: “Stiamo assistendo alla nascita di qualcosa di speciale. È come se tutte le sue intenzioni si trasformassero in azioni”. E ancora: “In questo momento, nel nuoto non c’è niente di più emozionante di Sara Curtis. Sta nascendo una stella: velocissima e altrettanto richiesta. Dopo aver esordito neanche maggiorenne alle Olimpiadi di Parigi (ottava in finale con la staffetta 4×100 stile libero femminile e semifinalista nei 50 stile libero con il quattordicesimo tempo complessivo), a metà novembre ha vinto quattro medaglie d’oro ai Campionati italiani assoluti in vasca corta di Riccione: 50-100 stile libero e 50-100 dorso. Nei 50 stile libero ha realizzato il nuovo primato nazionale (23’’77), nei 100 stile libero è diventata la seconda più veloce di sempre (52’’37) dietro Federica Pellegrini (52’’10 nel 2019). Batterà i suoi record, si è già scritto. Pensarlo non è utopia.



“Sicuramente questo campionato stellare lo ricorderemo per sempre anche noi”, dice al Foglio Sportivo il suo allenatore Thomas Maggiora, “Sara ha nuotato in maniera molto efficace, sta migliorando nella forza. È stata eccezionale soprattutto nei 100 stile libero in cui ha realizzato il miglior tempo anche nella vasca di ritorno (27’’20): una cosa del genere un tempo non sarebbe mai successa. Il lavoro che abbiamo svolto sta dando i suoi frutti”. Da martedì 10 a domenica 15 dicembre Sara Curtis sarà una delle punte della Nazionale italiana di nuoto impegnata ai Mondiali in vasca corta di Budapest con 29 convocati, sette nati tra il 2004 e il 2007 e tredici tra il 2000 e il 2003. Assenti Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi e Gregorio Paltrinieri. “Solo il fatto di poter sognare una medaglia individuale per noi è qualcosa di grande”, spiega, “per ora diciamo che l’obiettivo è almeno entrare in finale. Sarà un’altra tappa di divertimento, di crescita, ma è comunque un evento che abbiamo preparato anche perché ci saranno tante staffette”. Un anno fa, agli Europei in vasca corta in Romania, il suo debutto con la Nazionale maggiore, Curtis vinse due medaglie grazie alle staffette: argento con la 4×50 stile libero femminile e con la 4×50 stile libero mista (due uomini e due donne).



Lavorano insieme tra le piscine di Savigliano e Cuneo (due volte a settimana) da quando lei aveva dieci anni, un altro di quei connubi di provincia che rendono grande il nuoto italiano. “Io sono sempre stato in questo mondo”, racconta Maggiora, “ho fatto l’atleta e poi volevo provare quest’esperienza. Allenare mi piace da morire, è il mio lavoro ormai da 23 anni. Girando anche in società un po’ più piccole ho avuto la fortuna di trovare sul mio cammino un’atleta come Sara. L’ho vista crescere e siamo cresciuti insieme. Penso che questa sia una cosa meravigliosa e che, se i caratteri sono compatibili, e i nostri lo sono molto, un connubio che dura così a lungo nel tempo possa portare a grandi risultati”. Del resto le medaglie d’oro olimpiche di Martinenghi e Ceccon sono lì a dimostrarlo.



Anche se tutti e tre i suoi record italiani (50 stile libero in vasca lunga e in vasca corta, oltre ai 50 dorso in vasca corta) sono stati realizzati nella distanza più breve, Maggiora rivela che “Sara non fa una preparazione da velocista pura, perché penso che adesso sia il momento di costruire principalmente i 100 stile libero. Abbiamo iniziato a lavorarci in maniera importante l’anno scorso focalizzandoci sulle frequenze, sui ritorni, e abbiamo inserito anche la vasca da 33 metri, che è una cosa che mi piace molto. Per certi lavori la vasca corta non è abbastanza e la vasca lunga è troppo, invece nella vasca da 33 riesco a fare quello che voglio. Poi tra qualche anno, quando saprà nuotare i 100 molto bene, magari preparerà principalmente i 50. Tutto quello che è venuto finora è perché è lei che è molto predisposta alla velocità”. Le stesse parole pronunciate proprio durante gli ultimi Campionati italiani assoluti a RaiSport anche da Matteo Giunta, ex allenatore e marito di Federica Pellegrini e nuovo tecnico (dal prossimo gennaio) di Martinenghi: “Sara è spettacolare. Finora una velocista come lei non si era mai vista”.

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