Dall’Ucraina all’Europa, l’asse fra il Papa e Orbán è solido. Messaggio a Bruxelles

Un dialogo cordiale quello tra Vaticano e Budapest. Il primo ministro ungherese mostra apprezzamento verso l’impegno della Chiesa nel porre al centro la famiglia e la protezione dei giovani. Mentre il pontefice sposa la linea orbaniana sul conflitto russo-ucraino

Il rapporto tra Papa Francesco e Viktor Orbán è solido e a confermarlo c’è il comunicato diffuso ieri dalla Sala stampa vaticana al termine dell’udienza concessa al premier ungherese, che poi s’è intrattenuto con i vertici della Segreteria di stato. Una nota lunga e articolata, lontana dalla routine fatta di comunicati brevi e improntati al diplomaticamente corretto. Proprio in riferimento ai colloqui in Segreteria di stato, il Vaticano rileva che nel corso dell’incontro “svoltosi in un clima cordiale, sono state sottolineate le solide e fruttuose relazioni bilaterali ed è stato espresso vivo apprezzamento per l’impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo e il benessere della società ungherese.

Durante il dialogo, ci si è soffermati soprattutto sulla guerra in Ucraina, ponendo attenzione alle sue conseguenze umanitarie e agli sforzi per favorire la pace. Inoltre, sono stati esaminati altri temi di comune interesse, quali la Presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione europea, il ruolo centrale della famiglia e la protezione delle giovani generazioni”. Tutti temi che stanno a cuore a Orbán, che era già stato beneficiato di ben due visite di Francesco in Ungheria. Da Budapest, il Papa aveva manifestato apprezzamento per la linea orbaniana sul conflitto russo-ucraino, sposando la visione critica del premier conservatore sullo stato dell’Unione europea.

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