La nomina di Hegseth al Pentagono è in bilico, si fa avanti DeSantis

L’uomo che doveva guidare il dipartimento della Difesa ha avuto problemi con l’alcol e il presidente eletto, astemio orgoglioso, per evitare che nel periodo di transizione presidenziale si parli solo di scandali, è disposto a sostituirlo

Donald Trump, scelto un mese fa per la seconda volta dall’elettorato americano, ha passato queste settimane a presentare alla nazione la squadra che governerà l’America per i prossimi quattro anni. Dalla lista di fedelissimi tirati fuori per quello che sembra un provocatorio reality show dell’universo Maga, sono già saltate due teste dal futuro governo: quella dell’alt-right Matt Gaetz, l’ex deputato della Florida costretto a farsi da parte per le investigazioni che lo riguardano su rapporti sessuali con minorenni, e quella dello sceriffo Chad Chronister. Ora rischia di saltare anche un’altra scelta trumpiana per uno dei ruoli chiave, ancora prima che i nomi vengano proposti al Senato (a maggioranza repubblicana) che dovrà accettarli. Si tratta del 44enne Pete Hegseth, selezionato da Trump per guidare il dipartimento della Difesa.

“Pete è un duro, intelligente, e crede davvero in America first”, aveva detto Trump. Veterano dell’Afghanistan, dell’Iraq e di Guantanamo Bay, Hegseth è stato un volto televisivo di “Fox & friends”, il programma preferito di Trump dove viene continuamente adulato e coccolato. Ma con il nome di Hegseth, sono stati tirati fuori dalla stampa anche i suoi scheletri nell’armadio – e soprattutto le bottiglie – che lo renderebbero inopportuno per guidare il Pentagono e la difesa della prima potenza mondiale. Per prima cosa è arrivata la notizia di un pagamento per silenziare una donna che nel 2017 lo aveva accusato di violenza sessuale. Poi è stata resa pubblica una mail della madre di Hegseth in cui scriveva al figlio: “A nome di tutte le donne, e so che sono molte, che hai maltrattato in vari modi ti dico… cerca qualche forma di aiuto e guardati seriamente allo specchio”. Nel frattempo, la madre ha ritrattato le accuse. Poi il New Yorker, grazie a un informatore, ha rilevato che Hegseth era stato mandato via da due posizioni manageriali in organizzazioni no profit dedicate ai veterani, cacciato sia per incapacità gestionali che per il comportamento considerato inappropriato. In un report interno del Concerned Veterans for America si parla di un Hegseth trattenuto dai colleghi perché, ubriaco, vuole salire sul palco di uno strip club in Louisiana a ballare. In un altro viaggio di lavoro, dopo aver bevuto tutta la notte, all’alba è stato trovato in un bar che urlava: “Uccidete tutti i musulmani!”. Altri colleghi avrebbero raccontato di averlo dovuto accompagnare spesso in albergo la sera, troppo sbronzo per riuscire a camminare. Inoltre, avrebbe usato i fondi delle organizzazioni come fondo cassa per festicciole e serate nei bar. “L’ho visto ubriaco troppo spesso, sarebbe spaventoso averlo al Pentagono”, ha detto un ex collega al New Yorker. Intanto Hegseth ieri è andato a Capitol Hill accompagnato dal futuro vicepresidente J. D. Vance per cercare di convincere i senatori (ce ne sarebbero già tre contrari), e sui social ha detto che non mollerà. Esiste un precedente: nel 1989 il Senato aveva rigettato la nomina di John Tower, scelto per il Pentagono da George H. W. Bush, a causa dei suoi abusi alcolici e della sua passione per le donne.

Trump, astemio orgoglioso, per evitare che nel periodo di transizione presidenziale si parli solo di scandali, e per evitare scaramucce in Congresso, avrebbe pensato di pescare un altro nome dal suo cappellino rosso: Ron DeSantis. Bollato come DeFuture da una parte della destra che lo aveva definito un “Trump ma intelligente” quando aveva provato a sfidare the Donald alle primarie, il governatore della Florida Ron DeSantis potrebbe essere scelto per guidare la difesa americana. Era stato il rivale principale di Trump, l’unico che avrebbe davvero potuto spodestarlo dal trono Maga, e fallendo, come tutti, era salito sul suo carro. Andare a Washington per il 46enne DeSantis potrebbe essere una mossa strategica. Il suo mandato in Florida scadrà nel 2027 e da lì potrebbe avere modo per prepararsi meglio alle prossime presidenziali. A breve il governatore dovrà anche nominare qualcuno per il posto da senatore lasciato vacante da Marco Rubio, scelto come segretario di stato da Trump. Lara Trump, nuora del presidente eletto, sarebbe interessata alla posizione, e per alcuni sarebbe proprio la merce di scambio che userebbe DeSantis per arrivare al Pentagono.

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