Non si conoscono i numeri esatti, i contendenti Romeo-Toccalini contestano i dati, il congresso che doveva decidere le sorti della Lega rischia di finire in farsa
Salvini Fantozzi, congresso boiata. Mai visto un congresso dove i dati non si conoscono, l’organizzazione non vi risponde e i candidati segretari dicono, rispettivamente, “per me è testa a testa”; “eh, no, per me è 60 a 49”. Benvenuti in Lombardia, al pre-congresso lombardo della Lega (votano i militanti che poi eleggono i delegati, che poi, a loro volta, votano il segretario, 15 dicembre. Un manicomio. Non si sa neppure dove voteranno il 15). Il pre-congresso sta per finire come immaginato: un pareggio e con Salvini che si sceglie il nome per lui unitario, Igor Iezzi, il pugilatore, mister papagno. I candidati sono tre (Massimiliano Romeo, Luca Toccalini, Cristian Invernizzi). I tesserati si sono espressi (ma ripetiamo i dati sono più discussi di quelli in Georgia) e il risultato sarebbe un testa a testa tra Romeo e Toccalini, almeno, così è si vi pare. Romeo non avrebbe stravinto, neppure nella sua Monza (ha ottenuto 17 delegati e Toccalini 13) ma i seguaci di Romeo dicono: “Non è vero, siamo 60 a 40”. Toccalini scrive su Instagram: “A differenza di quanto letto sui giornali non c’è alcun 80-20, ma un sano testa a testa (infatti si prenderanno a testate). Il Toc, Toc (Toccalini) si riferisce al Calde, il Calderoli che assicurava: “Tranquilli, in Lombardia, finisce 80-20 per Romeo”. L’incognita sarebbe il terzo candidato Invernizzi, che ce l’ha con Romeo (ma perché a Bergamo ce l’ha con il segretario di Bergamo vicino a Romeo) e che promette di fare fuoco e polenta, in un dibattito a tre che si tiene mentre questo triste dispaccio va in stampa. Romeo (doveva chiedere l’aiuto di suo fratello-idolo, Filippo Champagne, ma Romeo major non ha voluto, smorfiosetto) ne esce maluccio. Toccalini non si ritira. Salvini la risolverà a suo modo. Il congresso lombardo: boiata pazzesca. Salvini-Fantozzi.