Alla Statale di Milano, alcuni gruppi di studenti di sinistra hanno impedito che si svolgesse l’incontro organizzato dagli universitari di Comunione e liberazione con urla, spintoni e insulti. “Quanto accaduto ci rammarica e ci provoca”
L’arcidiocesi di Milano, con un comunicato della Pastorale giovanile, è intervenuta su quanto accaduto lo scorso 26 novembre all’Università Statale, quando alcuni gruppi di studenti di sinistra hanno impedito lo svolgimento dell’incontro “Accogliere la vita, storie di libere scelte” (cfr. il Foglio del 28 novembre). Alle relatrici è stato impedito di prendere la parola, i microfoni sono stati staccati e – dopo urla, spintoni e insulti – i trecento studenti lì convenuti per assistere sono stati costretti a uscire dall’aula. “Quanto accaduto ci rammarica e ci provoca. Preti e laici, siamo impegnati quotidianamente negli atenei presenti nell’arcidiocesi di Milano – attraverso le cappellanie e i centri pastorali – a promuovere occasioni di incontro, di conoscenza e di amicizia tra le diverse componenti studentesche e accademiche, valorizzando ogni accento di verità scoperta, luce di bellezza intravista, e di libertà giocata in università da chiunque”, si legge nel comunicato.
“Ci rattrista che iniziative libere e aperte come quella organizzata in Statale vengano impedite in nome della stessa libertà di pensiero e di azione che ha fatto nascere e vivere l’università, dalle sue origini ai giorni nostri, passando attraverso gli anni del fiorire dei movimenti studenteschi”. “Desideriamo una università sempre più ‘laica’, cioè capace di dare spazio a ogni contributo positivo alla costruzione della cultura e della civiltà della vita, dell’amore e della pace. Per la missione dell’università, c’è bisogno del contributo di tutti. Continuiamo a essere in università per questo”.