Per Gualtieri è ora di tagliare i nastri

A meno di un mese dal Giubileo il sindaco comincia a “spacchettare” la città. A piazza Pia ci sarà anche Meloni

Con le forbici in pugno Roberto Gualtieri è pronto alla riscossa. Zac, zac, zac. Pochi colpi secchi e ieri il sindaco ha riaperto ai romani e ai turisti la fontana di Piazza della Rotonda di fronte al Pantheon e le due fontane laterali di piazza Navona. E’ solo la prima puntata di una lunga serie di tagli del nastro che proseguiranno da qui alla vigilia di Natale, quando ufficialmente inizierà l’Anno santo. Per i romani sono state settimane complicate. I cantieri del Giubileo sono iniziati quasi tutti in contemporanea e altrettanto in contemporanea termineranno. Per il sindaco dopo il tempo della semina si spera sia arrivato quello del raccolto. “Siamo elettrizzati perché cominciamo la stagione di riapertura di tutte queste opere”, diceva ieri. “Mi rendo conto che queste settimane sono state uno stress, ma è anche una scossa per una città che rischiava di arenarsi, invece così Roma può finalmente trasformarsi in modo positivo”. Gualtieri giura che tutto sarà chiuso in tempo: “Tutti gli interventi del Giubileo sono nei tempi, anche Piazza Pia la inaugureremo prima dell’apertura della Porta santa. Siamo partiti con l’handicap sulle spalle, con mesi di ritardo perché il giorno che doveva partire il Dpcm con il finanziamento per tutte le opere è caduto il governo Draghi, ma abbiamo deciso di provarci comunque”.

Settimana scorsa avevano raccontato l’affanno per arrivare in tempo all’inizio dell’Anno santo con ognuno di questi lavori completato. Servirà tutto il tempo a disposizione: calendario alla mano parliamo di 26 giorni per finire tutti gli oltre duecento interventi “essenziali e indifferibili” che non sono ancora stati terminati e gran parte di quelli del programma Caput mundi che transennano, per permettere il restauro, i principali monumenti della città. E così ieri dal Pantheon il sindaco ha dato il via alle riaperture. La settimana cruciale però sarà quella prima di Natale. Dal 16 al 24 dicembre, giorno di inizio dell’Anno santo, termineranno tutti i lavori principali: la nuova Piazza Pia, Piazza Risorgimento, Piazza San Giovanni, Piazza dei Cinquecento, Via Ottaviano, la fontana di Trevi e quella dei Quattro fiumi a Piazza Navona. In queste occasioni è prevista la presenza anche di diversi ministri, a partire dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Inoltre ad almeno un evento ci sarà anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’occasione più probabile è ovviamente quella del taglio del nastro al nuovo sottovia di Piazza Pia, il cantiere più complesso dell’intero pacchetto giubilare che permetterà, prolungando una galleria di un centinaio di metri, di pedonalizzare tutta l’area che collega Castel Sant’Angelo a San Pietro.



Prima di quella settimana però ci saranno già diverse aperture. Solo per fare due esempi, il 13 dicembre sarà “spacchettata” la fontana del Tritone a piazza Barberini. Quattro giorni prima saranno tolte le transenne dalle fontane gemelle di Piazza Farnese. In contemporanea termineranno anche i lavori alla facciata di Palazzo Farnese e la piazza tornerà finalmente al suo antico splendore. Inizio dicembre sarà un mese cruciale anche per la mobilità. Dal 6 dicembre torna a funzionare la sera la metro A dopo i lunghi lavori di ammodernamento della linea. Pochi giorni prima, il 2 dicembre, riprenderanno a circolare anche la quasi totalità delle linee tram che oggi sono sostituite dai bus per i lavori ai binari e al deposito di Piazza di Porta Maggiore.

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