“La Rai perde il grande tennis di Sinner. Vogliamo attenzioni, altrimenti basta”. Parla Binaghi, presidente Fit

“I diritti della Davis sono nostri, ma la Rai ci deve dare la stessa vetrina della Nazionale di Calcio altrimenti i diritti ce li teniamo. Ho scritto alla Rai e mi hanno detto che è una questione di marketing”. Parla il presidente della Federazione Tennis

Abbiamo il grande tennis, ma la Rai lo perde. Presidente Binaghi, presidente della Federazione italiana tennis, è vero che la Rai rinuncia ai diritti della Coppa Davis, è vero che sta per perdere il tennis di Paolini, Sinner, Berrettini? “I diritti sono nostri e io, da presidente, ho il dovere di difendere questo popolo. O la Rai tratta il tennis come il calcio, altrimenti i diritti ce li teniamo”. Cosa fa la Rai? “La gestione dell’offerta tennis è insufficiente, il nuovo Sinner deve vedere Sinner su Rai 1 e non su Rai 2”. Lo ha chiesto? “Mi è stato risposto che ci sono valutazioni di marketing. Non posso accettarlo”.

Abbiamo la fortuna di vivere nell’epoca irripetibile di Sinner, l’Italia maschile vince la Coppa Davis, la nostra Jasmine Paolini è la quarta tennista al mondo, e la Rai anziché coccolare il nostro tennis, la Federazione italiana Tennis e padel, lo trascura. Presidente Binaghi, la Rai rischia di non avere i diritti di Davis per i prossimi tre anni. Perché? “La Fitp, la federazione italiana tennis e padel, ha l’esclusiva dei diritti, esclusiva che abbiamo sempre condiviso con la Rai. Il nostro scopo non è commerciale ma divulgativo ma chiediamo attenzione. Abbiamo il nostro canale e se la Rai non ci dà le giuste risposte offriremo il bel tennis sul nostro canale tematico”. Non volete soldi? Cosa volete? “Più tennis, vederlo meglio, più tennis sulla rete ammiraglia, Rai 1, e non su Rai 2. Chiedo solo pari opportunità con la Nazionale di calcio. Non posso più sopportare che il tennis venga considerato dalla Rai uno sport minore. Non lo è. Lo dimostrano gli ascolti. Chiedo una finestra in chiaro, una vetrina vera, per le partite. Voglio che le finali dello slam possano essere guardate dai ragazzi che amano il tennis, la bella gioventù”. In questi anni cosa avete offerto alla Rai? “La nostra disponibilità. Siamo venuti incontro alle richieste e concordato perfino gli orari delle gare degli Internazionali di Roma. La società italiana è avanti rispetto alle leggi obsolete. Basta guardare in Spagna”. Cosa accade in Spagna? “Gli spagnoli hanno avuto la possibilità di vedere sulla loro tv pubblica la finale del Roland Garros, la finale tra lo spagnolo Alacaraz-Zverev. In Italia non è possibile”. Qual è l’ostacolo? “Esiste una norma datata che non lo permette. Lo consente solo per le finali di Coppa Davis. Ricordo che la nostra Paolini è arrivata in finale a Wimbledon ma gli italiani non hanno visto la partita in chiaro, sulla Rai”. Abbiamo dunque pure il golden power, la legge che protegge il calcio come bene indispensabile? “Abbiamo una legge che trascura il tennis”. La aiuto, con la complicità di un tennista giurista. La legge ostile al tennis è impilata al ministero del Made in Italy, e ci sarebbe da ridere. Il grande tennis italiano dimenticato dal Made in Italy, e trascurato dalla tv pubblica. Presidente, ne ha parlato al governo? “Ne ho parlato, ma colgo l’occasione per ribadirlo. Mi hanno assicurato che la norma verrà modificata. Speriamo, e presto”. Al momento la rete del tennis è Rai 2. Ha chiesto ai vertici Rai, all’ad, Rossi, di avere una collocazione più prestigiosa? “L’ho fatto e mi è stato risposto che ci sono valutazioni di marketing. Ovviamente ho ringraziato l’ad Rossi, ma io devo fare l’interesse del tennis, e gli sarei più grato quando la Rai ci darà la vetrina della nazionale di calcio, Rai1. E’ una sfida per tutti”. Una curiosità: è vero che in passato la Rai comprava i diritti della Fed Cup e non trasmetteva le partite? “Accadeva”. Binaghi, nel 2025, il grande tennis italiano dove lo vedremo? “Senza dubbio sul canale Supertennis, che registra ascolti in crescita. Il nuovo Sinner deve vedere il tennis sulla tv pubblica e non su una pay tv. Il tennis è popolare come il calcio, la Rai lo comprenda. Il danno è per il paese”. Una racchettata alla Rai? “Un tie-break. Tocca a loro”.


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  • Carmelo Caruso
  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio

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