Il “sacerdote” Travaglio, la Wagenknecht, professori e pacifisti. Tutti gli ospiti della kermesse 5 stelle

Al Palazzo dei congressi di Roma si terrà l’evento finale dell’Assemblea costituente del Movimento. Prima dell’esito del voto sui quesiti e dell’intervento conclusivo di Conte, per celebrare i 15 anni di storia stellata, sul palco con il direttore del Fatto l’intellettuale di destra Marcello Veneziani. E se spuntasse Grillo?

Per celebrare i 15 anni di storia del M5s ecco il Marco Travaglio e Marcello Veneziani. Saranno loro gli ultimi a intervenire prima del discorso conclusivo di Giuseppe Conte. Per cercare un’identità a sinistra, ma con posizioni piuttosto rossobrune, e delle comunanze con altri partiti europei ecco Sahra Wagenknecht, ex dirigente della Linke e fondatrice di un partito personale che in Germania è stata la vera sopresa politica degli ultimi mesi. Poi professori, influencer, giornalisti e parlamentari. Un vasto programma e un’incognita: spunterà Beppe Grillo? Sabato 23 e domenica 24 si terrà a Roma al Palazzo dei congressi “Nova”, l’evento finale dell’Assemblea costituente del Movimento 5 stelle. Dall’esito si capirà quale strada vorrà intraprendere il partito: gli iscritti sono chiamati al voto online, fino alle 15 di domenica, sui dodici quesiti organizzativi e tematici per modificare lo Statuto. Tra i temi ci sono le alleanze, il superamento del vincolo dei due mandati, ma soprattutto il destino del suo fondatore, Beppe Grillo: gli iscritti devono decidere se eliminare il ruolo del garante” oppure fargli ricoprire “un ruolo esclusivamente onorifico”. Le urne digitali si sono aperte questa mattina. E domenica i risultati saranno comunicati in diretta durante la kermesse.

Proprio la possibile presenza dell’ex comico genovese non fa dormire sonni tranquilli al presidente Giuseppe Conte. Infatti – lo prevede lo statuto del Movimento – se la votazione non dovesse raggiungere il quorum, il garante può far ripetere la votazione entro cinque giorni. Per questo motivo Conte ha fatto una scrematura degli iscritti togliendo gli utenti meno attivi e facendo così abbassare il quorum da 79.955 a 44.472. L’altra questione cruciale riguarda la collocazione del Movimento nel campo progressista in coalizione con Pd e Avs. Se sull’argomento prevalesse invece la linea prevista dai quesiti di “vietare ogni forma di alleanza” Conte sarebbe pronto ad andarsene. In un’intervista a Repubblica stamattina lo ha spiegato così: “Se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership, mi farei da parte. Si chiama coerenza”.

Conte cerca di plasmare il nuovo partito cercando di tenere insieme le due anime: quella un’ più istituzionale che guarda di buon occhio all’approdo nel campo largo come fratelli minori del Partito democratico di Elly Schlein (rappresentata dal capogruppo al Senato Stefano Patuanelli e da quello all’Europarlamento Pasquale Tridico) e quella meno propensa non solo all’alleanza con Schlein e soci, ma anche a uno schieramento predeterminato a sinistra (nei giorni scorsi sul punto si è fatta sentire Chiara Appendino). All’evento conclusivo della costituente ci saranno alcuni giornalisti vicini al Movimento come Peter Gomez ed Enrico Mentana, altri ospiti istituzionali come il presidente della fondazione “Gimbe” Nino Cartabellotta, il professore di Economia politica dell’Università di Tor Vergata Leonardo Becchetti, il direttore dell’osservatorio europeo agricoltura sostenibile Ettore Capri e la scienziata e Mariasole Bianco, presidente di Worldrise, organizzazione no-profit che si occupa della conservazione dei mari italiani. Saranno presenti anche alcuni costituzionalisti come Michele Ainis, che ha lavorato alla proposta di nuovo statuto in particolare su quella parte che riguarda il ruolo del garante, il cambio di nome e del simbolo.

A parlare di mafia e legalità ci saranno, tra gli altri ospiti, anche la giornalista d’inchiesta Federica Angeli, che dal 2020 ha fatto parte della giunta di Virginia Raggi in qualità di delegata alle periferie e alla legalità e l’ex procuratore nazionale antimafia attualmente deputato Federico Cafiero De Raho e il senatore Roberto Scarpinato. In collegamento, invece, due professori che Conte vuole nel pantheon del suo nuovo M5s di sinistra come il saggista ed economista statunitense Joseph Stiglitz, vincitore del Premio Nobel per l’Economia nel 2001, è sempre stato critico con il Fondo monetario internazionale (Fmi) perché non protegge le economie più deboli e fa gli interessi degli Stati Uniti e Jeffrey Sachs, ex direttore dell’Earth Institute alla Columbia University. Colpisce anche la presenza di Luigi Zingales, professore di Economia all’Università di Chigaco, la patria dei liberisti non proprio la cup of tea del M5s, e già fondatore con Oscar Giannino della sfortunata avventura di Fare per fermare il declino.

Ma l’ospite d’eccezione sarà Sahra Wagenknecht che a inizio anno ha fondato il partito di estrema sinistra Bsw dopo essere uscita dal partito socialdemocratico tedesco Linke e con cui Conte ha provato a formare un gruppo insieme al Parlamento europeo, tentativo fallito solo per la mancanza di numeri Pur provenendo da sinistra condivide molte posizioni del partito di estrema destra AfD come una maggiore chiusura sull’immigrazione e la fine degli aiuti all’Ucraina. Ci sarà anche il panel “Libera informazione per un Paese libero” con l’influencer Flavia Carlini, autrice, divulgatrice e attivista politica, la giornalista d’inchiesta Giulia Innocenzi, la senatrice e presidente della Commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia e l’eurodeputato Gaetano Pedullà.

L’incontro finale chiamato “15 anni che hanno cambiato l’Italia” vedrà un dialogo tra il direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio e il giornalista e scrittore caro alla destra Marcello Veneziani critico con quel mondialismo che minaccia i singoli governi nazionali, e che scrisse, in un articolo pubblicato nel 2017 su Il Tempo, che Benito Mussolini era “l’uomo dell’anno 2017” e che “il fascismo col suo ducione è stato il tema dell’anno, del decennio, forse del millennio”.

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