È “chiaro” che, senza alcuni “fattori fondamentali”, alla Russia “mancheranno motivazioni reali per impegnarsi in negoziati significativi: senza incendi nei suoi depositi di munizioni sul territorio russo, senza distruggere la logistica militare, senza basi aeree distrutte, senza capacità per produrre missili e droni” danneggiate, “senza che i suoi asset vengano confiscati“. A mille giorni dall’inizio dell’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è intervenuto in collegamento con la plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles dedicata alla guerra in Ucraina. “Mille giorni di guerra sono una sfida tremenda, l’Ucraina merita che l’anno prossimo sia quello della pace”. Il presidente russo Vladimir Putin “è concentrato sul vincere la guerra, non si fermerà”, ma “oggi è il momento migliore per fare pressione più duramente sulla Russia. Sapete molto bene che Putin non dà valore alle persone o alle regole, apprezza solo il denaro e il potere. Queste sono le cose che dobbiamo togliergli, per ripristinare la pace”, ha sottolineato Zelensky.
Il presidente ucraino ha spiegato che “il petrolio è la linfa del regime putinano” e che esiste “una flotta ombra di petroliere russe che lo tiene in vita”. È quello, dice, che dovrà essere il prossimo obiettivo delle sanzioni. “Finché questa flotta ombra va avanti Putin può continuare a sopravvivere e a uccidere”.
“Insieme abbiamo fatto tanto ma non dobbiamo avere paura di fare ancora di più”, aggiunge Zelensky. “L’Ucraina assieme a tutta l’Europa e ai nostri partner in America siamo riusciti non soltanto a evitare che Putin si prendesse l’Ucraina ma anche a difendere la libertà di tutte le nazioni europee. Anche se ha dalla sua parte Kim jong-un e la Corea del Nord, Putin resta più piccolo rispetto alla forza dell’Europa unita. Vi esorto a non dimenticare mai quanto l’Europa sia capace di raggiungere assieme. Se qualcuno in Europa pensa che possano vendere a Mosca e guadagnare qualcosa in cambio si ricordino di questa semplice verità: nessuno può stare in acque tranquille se c’è una tempesta. Dobbiamo fare tutto per porre fine a questa guerra in modo giusto, equo e naturalmente assieme“, ha concluso Zelensky, il cui discorso è stato seguito da un lunghissimo applauso dell’Eurocamera.