Dopo il voto in Emilia Romagna e Umbria e alla vigilia della costituente, arriva l’ennesima frecciata del fondatore verso il leader del movimento, ormai ai minimi storici di preferenze alle urne
Beppe Grillo torna a punzecchiare Giuseppe Conte dopo le regionali in Emilia-Romagna e Umbria che hanno visto il M5S inchiodato al 3,5 e al 4,7. Alla vigilia dell’assemblea costituente che deciderà su alleanze, fine della regola del doppio mandato, cambio e del simbolo Grillo pubblica una storia su WhatsApp: si vede il garante su un treno con vicino un uomo vestito con vecchia divisa militare. La didascalia, criptica, è impietosa: Oz Onoda. Oz, come il mago, è il soprannome che Grillo ha affibbiato a Conte. Onoda invece è stato un militare giapponese noto perché dopo quasi 30 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, nel 1974, nella giungla sull’isola filippina di Lubang, venne arrestato perché si rifiutava di credere che la guerra fosse finita. Traduzione dell’anagramma: Conte, il mago di Oz, è l’ultimo dei giapponesi. Non ha capito che il M5S è finito.