Probabilmente la Fifa è riuscita ad inventarsi qualcosa di peggio delle partite di Nations League. Un colpo in più per ridurre il calcio a una fiction mediocre, mandando in vacca tutta la preparazione estiva
Più stucchevolmente ricorrente di quelli che se ne vanno da X annunciandolo come un gesto che salverà la democrazia, riecco il finto entusiasmo dei giornalisti per le insulse partite di Nations League: prime pagine dedicate a match inutili, conferenze stampa in pompa magna, analisi, editorialesse, statistiche su quante vittorie servono per diventare teste di serie ai sorteggi per il Mondiale del 2028 più complicate dei calcoli sui set necessari ai tennisti delle Finals per qualificarsi in semifinale.
La cosa peggiore, però, sono quelli che fanno la morale. Comprensibile, per carità, ma che palle. È toccato anche al nostro capitano, Harry Kane, che prima della passeggiata sul cadavere della Grecia se l’è presa con i compagni di Nazionale che hanno rifiutato la convocazione per infortuni più o meno credibili: “Se devo essere sincero, questa situazione non mi piace molto. Penso che l’Inghilterra venga prima di tutto, qualunque sia la situazione nel club”, ha detto, aggiungendo che “è fondamentale per i calciatori professionisti giocare per il proprio paese”. Tutto giusto, ma lo stipendio lo paga il club, e capisco che mettere a rischio la stagione per partite eccitanti come un Sassuolo-Reggiana non sia il tipo di patriottismo di cui abbiamo bisogno. Avete voluto ridurre il calcio alla fiction mediocre di adesso, a uno sport in cui il Brighton licenzia gli osservatori e si affida all’analisi dei dati tramite intelligenza artificiale per scoprire nuovi talenti? Non rompete le palle se un calciatore che punta alla Champions League rinuncia alla convocazione, glielo avrà detto l’algoritmo.
Peggio della Nations League ci sono solo la bionda che va di traverso e il Mondiale per club (oltre al calcio femminile, of course): 32 squadre da tutto il mondo che si sfidano tra giugno e luglio negli Stati Uniti, con finale a New York, mandando in vacca la preparazione estiva per vincere un trofeo più brutto del capo della Sanità degli Stati Uniti con Biden. Lo hanno svelato qualche giorno fa, e Gianni Infantino ha detto che è “un simbolo rivoluzionario di un nuovo e brillante futuro per il calcio di club, ma anche ispirato al passato. Presenta icone e immagini che riprendono importanti riferimenti calcistici, come la data di fondazione della Fifa, i nomi delle 211 associazioni affiliate alla Fifa e persino la posizione del sistema solare nel giorno della partita inaugurale della Coppa del Mondo per club Fifa, nel giugno 2025”. Vi prego, guardatelo, mia nonna aveva soprammobili meno kitsch.