Avrebbe compiuto gli anni in questi giorni, ma i suoi tifosi lo hanno festeggiato come se ancora ci fosse, immaginandosi per davvero un suo ritorno. Uno di quei miracoli che solo lui sapeva fare, come dice la canzone di Piero Marras
C’è una canzone stupenda che racconta Gigi Riva e la Sardegna. Si intitola “quando Gigi Riva tornerà” e l’ha scritta Piero Marras, bravissimo artista isolano. Riva avrebbe compiuto 80 anni proprio in questi giorni, esattamente il 7 novembre. I suoi tifosi lo hanno festeggiato in maniera allegra e sentita, come se ancora ci fosse, come se qualcuno immaginasse per davvero un suo ritorno, come dice la canzone, in uno di quei miracoli che solo Riva sapeva fare (ogni cosa con lui è stata leggenda).
Quando Gigi Riva tornerà, pensavo, potrebbe ricordarci che il gioco del calcio è fatto di contatto, lui che si è fatto male tante volte in maniera molto grave commentando i suoi infortuni con un fatalismo disarmante, tipo, “può capitare, è un mestiere fatto così”.
Quando Gigi Riva tornerà, pensavo ancora, potrebbe mostrarci come si gioca a sinistra pur essendo mancino, anche se questa sembra una battuta. Oggi Riva lo metterebbero a giocare a destra con il cosiddetto “piede invertito”, espressione di rara bruttezza. Invece nei suoi anni di Cagliari si muoveva come un equilibrista sul filo, pur di rimanere stabile per esplodere il suo sinistro.
Quando Gigi Riva tornerà, quindi, cancellerà dal vocabolario del calcio la locuzione “tiro a giro”, perché Riva non ha mai tirato così, ma sempre dritto, infilando sul lato basso il portiere. Le sue conclusioni erano una linea retta, una bisettrice disegnata dal suo piede fermo che divideva la partita cambiando il risultato.
Quando Gigi Riva tornerà, ci ricorderà quanto sia volgare e avvilente il linguaggio dei social, lui che era l’emblema della sintesi, parlando solo quando gli veniva chiesto, usando il lessico migliore, quello che concede alle parole il giusto peso, spiegando la sua vita con la semplicità dei migliori, senza dare lezione di morale a nessuno.
Quando Gigi Riva tornerà, tutti potremo confrontarci con un uomo che ha vissuto con coerenza, senza vergognarsi mai di farlo, visto che oggi la coerenza viene imbrattata da significati stupidi. E quando tornerà potremmo dirci tifosi di un’unica squadra, la Nazionale, a cui nessuno ha tenuto così tanto come lui. E poi potremmo considerarci tutti un po’ più liberi, visto che Riva ha scelto la libertà in una terra che al suo tempo faceva prigionieri, ed era ingiustamente, vigliaccamente, ricordata solo per quello. Quando Gigi Riva tornerà, canta ancora oggi il grande Piero Marras, “non ci troveranno ancora qua, con la vita in fallo laterale, e il sorriso fermo un po’ a metà”.