Endorsement per Lo Russo all’Anci: parla Mauro Usai, sindaco di Iglesias

Scontro interno nel Pd per la presidenza dell’associazione dei Comuni: la partita è tra il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e quello di Napoli Gaetano Manfredi. Il sindaco di Iglesias chiede pragmatismo e unità, evitando divisioni nord-sud e giochi politici

Vista da Iglesias, cittadina della Sardegna sudoccidentale con ventisettemila abitanti, nota per le coste rocciose, le mura medioevali, il faraglione Pan di Zucchero e l’entroterra minerario, potrebbe sembrare lunare la querelle sul rinnovo dei vertici Anci, previsto per fine novembre e strategico per il Pd all’opposizione, anche se ora circondato da polemiche interne attorno a quello che si profila come un derby dem tra il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e quello di Napoli Gaetano Manfredi. Non è così, e anzi il sindaco pd di Iglasias, Mauro Usai, segue con interesse la vicenda, anche se, sottolinea, non “per la mera tematica territoriale Nord-Sud. Anzi: non bisognerebbe fare della presidenza Anci una questione territoriale, e lo dico con convinzione, considerandomi un sindaco per così dire del Sud che stima un sindaco del Nord, Lo Russo. Non conosco personalmente Manfredi, ma, ripeto, la scelta dei vertici Anci è cosa troppo seria per essere ridotta a schemi geografici e per essere decisa al di fuori dell’organismo preposto, l’assemblea annuale in cui sindaci e sindache si confronteranno in modo costruttivo su temi che hanno impatto sulla propria cittadinanza, a partire dalla legge finanziaria”.

Antefatto: qualche giorno fa, il sindaco di Milano Beppe Sala ha posto il problema in termini di scarsa trasparenza, pur lodando sia Lo Russo sia Manfredi, “sindaci e politici di assoluto valore”: “La cosa che non funziona è che una decisione del genere venga presa nel salotto di casa Bettini”, ha detto Sala, riferendosi a un incontro in cui, con l’occasione del compleanno “anticipato” di Goffredo Bettini, presenza storica sulla scena romana dem e uomo molto ascoltato dalla segretaria pd Elly Schlein, si sono incontrati nello stessa casa lo stesso Bettini, più Giuseppe Conte, Dario Franceschini e il sindaco di Napoli, tra le altre cose anche ex ministro contiano, candidato ed eletto previo accordo Pd-M5s. Sottotraccia corre però la speranza, in molte città, di veder rappresentata al meglio la cultura riformista del Pd, spesso sacrificata in nome del bilanciamento rossogiallo (della serie: il Pd ha già avuto tre candidati alle regionali, e Conte allora potrebbe mirare a influire sulla scelta del vertice Anci). “Il giorno successivo all’assemblea Anci”, dice Usai, “noi sindaci saremo di nuovo nei nostri comuni, a gestire situazioni concrete, con pragmatismo, al di là di tutto”. Un pragmatismo che in molti, nell’Anci, vedrebbero ben rappresentato da Lo Russo: pragmatismo di chi interloquisce con i ceti produttivi e di chi conosce da vicino il ruolo dell’impresa in un determinato territorio. E la figura di Lo Russo sembra, anche al sindaco di Iglesias, figura adatta a guidare l’Anci “in continuità con Antonio Decaro”, dice Usai, “in modo che l’Anci possa essere un attore attivo e dinamico sulla scena e in un quadro complesso in cui i sindaci, definiti gli appaltatori più efficaci del paese nello schema del Pnrr, possano sentirsi tutelati, visto che, a loro volta, devono tutelare cittadini che hanno dovuto affrontare difficili congiunture economiche, come nella mia zona, e ai quali non importa quale corrente del Pd punti a esprimere la presidenza dell’Associazione nazionale comuni italiani”.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l’Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l’hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E’ nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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