L’ad Rai convoca Corsini per l’insulto a Formigli. Sergio: “C’è pressione, si può perdere la pazienza”

I vertici di viale Mazzini annunciano l’apertura di valutazioni disciplinari a carico del direttore dell’approfondimento, che in un video ha chiamato “infame” il conduttore di La7. Il caso diventa politico: il Pd pubblica vecchi post sul fascismo e chiede le dimissioni

“L’Amministratore delegato della Rai Giampaolo Rossi ha convocato questa mattina il direttore dell’approfondimento Paolo Corsini, esprimendo il proprio disappunto per l’episodio che lo ha visto coinvolto”. Così si legge in una nota ufficiale di Viale Mazzini, in cui si fa sapere che l’ad “ha dato mandato alle Direzioni competenti di valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare in riferimento a quanto andato in onda ieri sera nella trasmissione ‘Piazza Pulita’ ”.

Mentre il direttore generale dell’azienda, Roberto Sergio, fa sapere che si prenderanno le giuste valutazioni rispetto a quanto accaduto: “C’è una pressione quotidiana che viene fatta e questo comporta che in alcuni casi si possa anche non avere la tenuta giusta e la pazienza giusta. Poi lui ha spiegato anche che c’era un problema personale, fisico. Ci saranno approfondimenti da parte dell’azienda”, ha detto Segio parlando con l’agenzia LaPresse.

Protagonista di questo ennesimo terremoto in viale Mazzini è Paolo Corsini, direttore dell’approfondimento Rai che, intervistato dall’inviata del programma di La7 Roberta Benvenuto fuori dalla festa de “Il Tempo”, si è lasciato andare ad alcune esternazioni: “Voi di Piazzapulita siete… no comment”. Nel video si vede Corsini che cerca di sfuggire alla telecamera, scendendo dalle scale della Galleria d’Arte Moderna di Roma, per poi rivolgersi direttamente al conduttore della trasmissione: “Dica all’amico Formigli che si guardasse un pochino nella coscienza, va… Infame”. Di fronte allo stupore dell’inviata, che lo invita a chiarire, il dirigente Rai dice che l’appellativo era rivolto a un gradino. Una giustificazione che ha ripetuto anche oggi ai microfoni di LaPresse: “Ho specificato, come si sente chiaramente in onda, che mi riferivo al gradino. Sono giorni che zoppico per un problema al ginocchio, tanto che faccio magnetoterapia tutti i giorni, anche in Rai come tutti sanno e vedono. Se poi a lui piace attribuirsi certi epiteti…”, ha aggiunto, riferendosi al conduttore di La7.

Il polverone mediatico–televisivo si è trasformato rapidamente in una polemica politica. Sandro Ruotolo, giornalista, europarlamentare e responsabile Informazione nella segretaria nazionale del Partito democratico, ha rilanciato su Facebook alcuni vecchi post pubblicati da Corsini, contenuti anche nel libro di Massimo Arcangeli “Quel braccio alzato. Storia del saluto romano”, uscito oggi. Ci sono una foto del padre che fa il saluto romano da bambino nei pressi di Tripoli, citazioni di Benito Mussolini (“Con un proletariato riottoso, malarico, pellagroso non vi può essere un elevamento dell’economia nazionale”), motti fascisti (“Abbasso il natale, plutocratico e borghese! Viva la befana, popolare e fascista!”) e frasi di sostegno a Vladimir Putin, definito da lui “un grande” nel 2013.

“Abbiamo chiesto, come Partito Democratico, le dimissioni di Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti giornalistici della Rai”, scrive Ruotolo su Facebook, che aggiunge: “La Rai non deve perdere più tempo”. Il Pd chiederà in commissione di vigilanza Rai di sentire i vertici aziendali, ha detto Ruotolo: “Corsini per noi deve fare le valigie domani mattina, poi sarà qualcun altro a valutare se ci sono i presupposti per il licenziamento”.

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