Netanyahu convoca una riunione di governo dopo la morte di Sinwar

La morte di Sinwar rafforzerà “lo spirito di resistenza”, dice l’Iran all’Onu. Continuano le operazioni nella Striscia e nel sud del Libano. Un attacco aereo israeliano colpisce una scuola. Da Berlino, Biden chiede di “andare avanti sul cessate il fuoco”. Meloni in Giordania e Libano

Le ultime notizie dal medio oriente

La premier Meloni atterra in Libano

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è appena arrivata a Beirut per incontrare il suo omologo libanese, Najib Mikati. Si tratta del primo leader occidentale a visitare il paese da quando Israele ha avviato le sue operazioni di terra all’inizio di ottobre. La premier stessa, nei gironi scorsi, ha denunciato le forze israeliane per aver preso di mira basi e membri dell’Unifil in almeno cinque diverse occasioni. La missione delle Nazioni Unite è composta da circa 10.000 peacekeeper provenienti da oltre 50 paesi, tra cui l’Italia, che ha un contingente di 1.068 uomini.

Hamas conferma la morte di Sinwar

Hamas ha rotto il silenzio sull’assassinio da parte di Israele del suo leader de facto, Yahya Ibrahim Hassan Sinwar. In un videomessaggio Hamas conferma la sua morte. Khalil Hayya, capo di Hamas a Gaza, ha dichiarato che i prigionieri tenuti nella Striscia non saranno liberati finché Israele non cesserà gli attacchi e ritirerà le sue truppe dall’enclave.

Hamas: “Non ci fermerete uccidendo i nostri capi”

Dopo l’eliminazione di Sinwar, un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all’agenzia di stampa Agence France-Presse che il gruppo non può essere sconfitto uccidendo i suoi leader. “Hamas è un movimento di liberazione guidato da persone che cercano libertà e dignità, e questo non può essere eliminato”, ha affermato Basem Naim, membro anziano dell’ufficio politico di Hamas. “Sembra che Israele creda che uccidere i nostri leader significhi la fine del nostro movimento e della lotta del popolo palestinese”, ha ggiunto. “Ogni volta Hamas diventava più forte e più popolare, e questi leader divennero un’icona per le generazioni future che avrebbero continuato il cammino verso una Palestina libera”.




Meloni in Giordania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in visita in Giordania, è stata ricevuta da re Abdullah II e “i due leader hanno discusso della situazione in Medio Oriente e degli sforzi comuni per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in linea con la risoluzione 2735, ribadendo la necessità di un processo politico che conduca alla soluzione dei due stati”, riferisce una nota di Palazzo Chigi.

Un drone non identificato si è avvicinato a una nave Unifil

Un drone non identificato si è avvicinato poco fa a una nave militare dell’Onu a largo delle coste del sud del Libano. Lo ha detto Andrea Tenenti, portavoce della missione Unifil: “un veicolo aereo senza equipaggio di origine sconosciuta (Uav) si è avvicinato a una delle navi della Maritime Task Force dell’Unifil al largo della costa meridionale libanese”, ha detto. “In conformità alla procedura, sono state utilizzate contromisure elettroniche e l’Uav è caduto ed è esploso da solo. Stiamo esaminando la questione”.

L’agenda mediorientale di Meloni

Oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà in medio oriente. Alle 12.00 ad Aqaba, in Giordania, incontrerà il re Abdallah II, alle 16.30 a Beirut ci sarà un incontro con il primo ministro libanese, Najib Mikati, e alle 17:30 il presidente dell’Assemblea nazionale del Libano, Nabih Berri.

Netanyahu convoca riunione di governo dopo la morte di Sinwar

Dopo l’uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu convocherà una riunione speciale con la partecipazione di ministri del governo e funzionari della sicurezza per decidere i prossimi passi nello scontro con Hamas e Hezbollah. Un altro possibile “punto di svolta” è la risposta di Israele all’ultimo attacco missilistico dell’Iran. Il vertice si terrà presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv.

Le circostanze della morte di Yahya Sinwar rafforzeranno “lo spirito di resistenza”, scrive la missione iraniana alle Nazioni Unite. “Quando le forze Usa hanno trascinato fuori uno scomposto Saddam Hussein da una buca, questi ha implorato i militari di non ucciderlo anche se era armato. Coloro che guardavano a Saddam come al loro modello di resistenza sono infine crollati. Quando i musulmani guardano al Martire Sinwar sul campo di battaglia, in divisa, che a viso aperto, non nascosto, affronta il nemico, lo spirito di resistenza non potrà che rafforzarsi. Diventerà un modello per i giovani e i bambini che seguiranno il suo percorso fino alla liberazione della Palestina, fino a che ci sarà occupazione e aggressione, ci sarà resistenza e il martire rimarrà vivo e fonte di ispirazione”, recita la dichiarazione.

Gli sviluppi sul terreno

Intanto le Forze di difesa israeliane hanno detto che continuano le operazioni contro le “infrastrutture terroristiche” a Gaza e in Libano. Durante la notte “la squadra di battaglia della Brigata Givati ​​si è unita all’espansione delle operazioni della 162a divisione nell’area di Jabalia”, nel nord di Gaza. L’esercito israeliano dice anche di aver ucciso il comandante del complesso Taybeh di Hezbollah, Mohammad Hussein Ramal, in un attacco aereo nel Libano meridionale. Secondo l’Idf, Ramal era responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di attività terroristiche contro Israele ed è stato ucciso nell’attacco aereo diretto dalle truppe della 98esima Divisione. Allo stesso tempo, le truppe della 7ma Brigata corazzata hanno localizzato e distrutto diversi lanciarazzi pronti per il lancio verso il nord di Israele, afferma l’esercito.

Almeno 28 persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano su una scuola trasformata in rifugio nel quartiere di Jabaliya, a Gaza City, a cui si aggiungono altri 11 morti in diversi attacchi. Secondo i funzionari sanitari locali, il bilancio finale potrebbe essere più alto, anche perché l’attacco alla scuola ha causato un incendio.

Le forze armate israeliane rendono noto che cinque soldati sono rimasti uccisi nel sud del Libano durante un combattimento con Hezbollah. Il gruppo sciita libanese annuncia che, in totale, le perdite dei militari israeliani ammonterebbero a “circa 55 morti e più di 500 feriti”. Inoltre, Hezbollah dice di aver bombardato la zona costiera di Zvulun con una “grande salva di razzi” questa mattina. Secondo le Idf, alcuni dei razzi sono stati intercettati, mentre altri sono caduti all’interno di Israele. Per ora non ci sono segnalazioni di feriti o danni. L’aeronautica militare israeliana ha intercettato un drone al largo della costa durante la notte.

Berlino, Biden a Netanyahu: “Andare avanti su cessate il fuoco” a Gaza

Il presidente americano Joe Biden ha nuovamente esortato Netanyahu ad “andare avanti” e a fare progressi verso un cessate il fuoco a Gaza. Biden ha parlato da Berlino, nel corso della sua visita ufficiale: a mezzogiorno è previsto un tête a tête con il cancelliere Olaf Scholz, seguito da un incontro a quattro con il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer dedicato al Medio Oriente e all’Ucraina.

Al suo arrivo a Berlino ieri sera, il presidente degli Stati Uniti si è congratulato con Netanyahu, dicendo che Sinwar “ha molto sangue sulle mani: sangue americano, sangue israeliano e altri”. Biden ha affermato che l’uccisione del leader di Hamas è un “buon giorno per il mondo”, dicendo di sentirsi “più fiducioso” sulle prospettive di un cessate il fuoco. Nei prossimi quattro o cinque giorni, il segretario di stato americano, Antony Blinken, andrà in missione in Israele.

Macron chiede la fine delle operazioni militari

Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha descritto l’eliminazione di Sinwar come “un punto di svolta e un successo militare per Israele”. “Questa opportunità – ha detto – deve essere colta per garantire la liberazione di tutti gli ostaggi e porre finalmente fine alla guerra”. Macron sostiene inoltre che ora è necessario “porre fine alle operazioni militari”. “Ora, dopo questo risultato, accettate il cessate il fuoco a Gaza e aprite finalmente una prospettiva politica credibile sia per gli israeliani che per i palestinesi”, aggiunge.

Leave a comment

Your email address will not be published.