Le bastonate del Papa all’Italia gattara: più figli e meno animali domestici

“Nelle case non mancano i cagnolini e i gatti. Mancano i figli”. L’affondo di Francesco sulla crisi demografica e i messaggi al governo

“Vedo che ci sono alcuni bambini lì: è bello questo, in una cultura dove si privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini. Dobbiamo bastonare un po’ l’Italia!”, ha detto il Papa questa mattina al termine dell’udienza concessa a una delegazione di “The economy of Francesco”, il movimento internazionale di economisti, imprenditori, attivisti e promotori di economia sostenibile under 35 nato in seguito a una “chiamata” di Bergoglio nel 2019 per cambiare l’economia del pianeta. Dopo aver speso parole sulla necessità di andare più a fondo dei problemi, esortando a “essere testimoni, non avere paura, sperare senza stancarsi”, ecco l’affondo sulla crisi demografica.

Tema non nuovo nell’oratoria di Francesco, che più volte ha mostrato attenzione sulla scarsa natalità in occidente e, in particolare, in Italia. Basti considerare le sue partecipazioni agli Stati generali della natalità a Roma, i suoi auspici consegnati a premier, ministri e rappresentanti della cosiddetta società civile. Il tempo corre e le possibilità di invertire la tendenza sono sempre meno, così dalla speranza s’è passati alle bastonate. “In Italia, ad esempio, l’età media attualmente è di quarantasette anni e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato a esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita”, aveva detto il maggio scorso a Roma. Da qui, la domanda: “Che futuro ci attende? E’ brutto”. Soprattutto se “le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi. Non mancano i cagnolini, i gatti. Mancano i figli”. Messaggi diretti al popolo, ma anche alle istituzioni. Prima che dalle bastonate si passi a qualcosa di peggio. Retoricamente, s’intende.

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